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A Vittoria residenza fittizia per chi non ha fissa dimora

A Vittoria residenza fittizia per chi non ha fissa dimora

A Vittoria residenza fittizia per chi non ha fissa dimora

VITTORIA (RG) – Una residenza fittizia per tutti coloro che non hanno una fissa dimora. Al comune di Vittoria prende il via l’iniziativa voluta dalla Commissione straordinaria per gli extracomunitari, i migranti e i soggetti senza fissa dimora ma che hanno, in questa maniera, la possibilità di accedere a servizi importanti ed essenziali. Il domicilio, entrato a pieno regime dopo la delibera n. 225 del 16 luglio 2019, è stato fissato in via della Casa comunale, ossia via Bixio 34.

“La città di Vittoria, ad alta vocazione agricola – hanno sottolineato dalla Commissione straordinaria - vede la presenza massiccia di extracomunitari ma, anche tanti stranieri impiegati nella manodopera serricola. L’istituzione da parte del Comune della residenza fittizia, rappresenta un nuovo passo in avanti verso l’inclusione sociale, ma anche dei doveri etici e morali con particolare riguardo alle persone in condizioni di emarginazione, di disagio economico, sociale e psicologico”.

“La residenza fittizia - hanno aggiunto - rappresenta anche uno strumento valido ed importante per contrastare il fenomeno del caporalato. Il Comune mette a disposizione il proprio indirizzo affinché tutti i lavoratori possano essere reperiti evitando così il lavoro sommerso e di conseguenza lo sfruttamento nei campi e nelle serre, cercando di debellare il fenomeno del caporalato che si insinua nelle maglie del malaffare e dell’illegalità. Grazie alla collaborazione con gli uffici comunali dei servizi demografici e delle politiche migratorie, che da anni operano nel tessuto sociale cittadino, abbiamo ottenuto questo risultato che arriva all’indomani di una serie di incontri calendarizzati nel tempo con la Federazione del sociale - Usb Ragusa (Unione sindacale di base) che avevano posto come una delle priorità l’istituzione della residenza fittizia come segno tangibile alla lotta al caporalato. Un risultato promettente, questo, che produce un duplice obbiettivo: promuovere il legame con il territorio in cui il cittadino vive e lavora e dall’altra parte, l’Ente può avere un aggiornamento costante della popolazione residente in modo da programmare interventi e servizi rivolti al benessere delle persone”.

L’iscrizione all’anagrafe permetterà quindi a extracomunitari, migranti e soggetti senza fissa dimora, la possibilità di accedere a servizi importanti ed essenziali come ad esempio quella di richiedere determinati documenti come carta di identità, tessera sanitaria, permesso di soggiorno, fine pena, ovvero la possibilità di avere una residenza per ricevere e trasmettere atti, rinnovare il permesso di soggiorno, godere della titolarità di un rapporto di lavoro e la disponibilità di poter prendere casa in affitto.

Stefania Zaccaria

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