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Battiato, Catania avrà Cura del tuo ricordo

Battiato, Catania avrà Cura del tuo ricordo

Battiato, Catania avrà Cura del tuo ricordo

CATANIA – Che siamo esseri immortali, caduti nelle tenebre, destinati a errare nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione. Un verso che è un romanzo intero, perché i più bravi sono così, non solo si scrivono i necrologi da soli anni prima, ma con le loro parole attraversano le nostre esistenze e gli danno forma. È successo anche con Franco Battiato, morto ieri dopo una lunga malattia nella sua casa a Milo, quella Milo che fu anche di Lucio Dalla, che, alle pendici dell’Etna, scrisse Canzone insieme a Samuele Bersani.

Si tratta senza dubbio di un lutto nazionale, ma è soprattutto Catania a rimanere monca. La scrittrice messinese Nadia Terranova ha infatti ricordato, subito dopo la notizia della morte, come Battiato non fosse solo un cantante ma “un dio greco del vulcano, il volto arabo della montagna, il derviscio che danza due metri sopra le colate laviche. Sta all’Etna come Colapesce allo Stretto, e lì resterà sempre”. E Ccu tuttu ca fora si mori, nell’aria si sentirà sempre quella stranizza d’amuri che lui ci ha cantato.
Ieri, per volere del sindaco Pogliese, le bandiere di Palazzo degli Elefanti a piazza Duomo sono state disposte a mezz’asta ed è stato deciso che nella giornata del funerale verrà proclamato il lutto cittadino (come faranno anche i Comuni di Milo, la città dove abitava, e Riposto, che gli ha dato i natali). “Il suo sincero attaccamento alla nostra terra – ha commentato Pogliese - lo ha trasformato in alfiere nel mondo del popolo siciliano, che ha trovato in lui un interprete straordinario delle sue bellezze e delle tante contraddizioni. Scompare un punto di riferimento insostituibile di artista eclettico, uomo libero per la sua integrità morale, forte della sua speciale visione della vita e del mondo. Con la sua generosità, donò a Catania insuperabili momenti artistici che ne hanno reso indelebile il suo legame con la città etnea, arricchito dal lungo sodalizio artistico con il filosofo catanese Manlio Sgalambro. Tutti i cittadini di Catania ricorderanno sempre con emozione Franco Battiato e per questa memoria condivisa, l’intitolazione di un luogo simbolo della città farà diventare perenne il suo percorso di vita, arte e cultura anche per le generazioni future”.

A lui si è aggiunto anche l’ex sindaco Bianco: “Saluto con profondo affetto e gratitudine Battiato, un grande siciliano che ha onorato la nostra terra nel mondo. I catanesi lo ricordano con profondo affetto. Il Maestro accettò di dirigere l’Estate catanese nella metà degli anni Novanta, per quattro stagioni, dal 1995 al 1998, e fu un’esperienza esaltante. Dopo di lui, nel 1999, fu la volta di Andrea Camilleri. Fu uno dei sintomi più importanti della rinascita della nostra città. Grazie Franco per quello che hai dato alla nostra città. Con te abbiamo vissuto stagioni indimenticabili. Grazie per quello che hai dato alla tua terra. Grazie per gli orizzonti che hai aperto. Grazie per l’affetto che mi hai donato”.

Il Quotidiano di Sicilia si fa portavoce di una umile proposta. Sarebbe bello se l’amministrazione catanese omaggiasse Battiato tappezzando la città con le sue parole, così come ha fatto Bologna con Lucio Dalla. Sarebbe bello se tra il barocco e il profilo dell’Etna risuonassero i versi delle sue canzoni o le luminarie con i suoi testi più celebri brillassero nella notte. A tal proposito, abbiamo sentito l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella.

Assessore, la nostra città ha perso una dei suoi massimi esponenti.
“Sì, una perdita dolorosissima per tutti i cittadini catanesi e in generale per tutti i siciliani. Franco Battiato è un’icona dell’arte, impossibile incasellarlo in una delle sue attività poliedriche. Un artista vero che spaziava dal pop all’elettronica, alla musica folk. Non solo ovviamente un cantautore, ma anche un grande regista, un pittore straordinario, una figura che ha lasciato un segno nella storia della cultura italiana, alla quale la nostra città e la nostra Sicilia deve moltissimo, come in generale tutto il panorama nazionale della cultura.”

Ci sono iniziative in programma per ricordare Battiato? Penso a Bologna, a quello che si è fatto con Dalla, sarebbe bello, oltre che commuovente, se anche Catania fosse tappezzata con le sue parole.
“Sul led wall di piazza Università da ieri mattina scorrono le immagini più significative di Battiato e dal pomeriggio abbiamo anche attrezzato, eccezionalmente perché normalmente non è previsto, la piazza con delle casse, quindi le canzoni più note del Maestro risuoneranno in maniera continua in centro. E questo sarà l’abbraccio della sua città. Questa è una iniziativa voluta dal sindaco. In generale, tutte le iniziative che riguardano Battiato sono condivise con la famiglia, quindi nei prossimi giorni il sindaco informerà su quelle che saranno i progetti commemorativi futuri”.

Valeria Arena

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