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Bollette, misure per salvare famiglie e imprese: pronto il piano del governo Meloni

Bollette, misure per salvare famiglie e imprese: pronto il piano del governo Meloni

Bollette, misure per salvare famiglie e imprese: pronto il piano del governo Meloni

Le misure contro l’emergenza bollette saranno il primo intervento del nascente governo Meloni. Prima ancora dell’insediamento, il centrodestra ha già sul tavolo un primo elenco di provvedimenti da adottare. Un piano ancora provvisorio, che dovrà scontrarsi con la necessità di reperire in tempi brevissimi le risorse per affrontare la crisi.

Le misure per le imprese

Il primo intervento riguarderà certamente la proroga fino a fine anno delle misure del decreto Aiuti ter che scadranno a novembre. In particolare una corsia preferenziale avrà il credito di imposta per le imprese. Per farlo lo strumento dovrebbe essere un emendamento allo stesso decreto.

Tra le ipotesi arrivate sul tavolo, su cui per la verità il centrodestra non si è ancora pronunciato, c’è anche la possibilità di introdurre tra le misure l’estensione della tassa sugli extraprofitti ai big dell’economia, innalzando l’aliquota così da reperire le risorse necessarie per contrastare il caro-energia. La proposta è arrivata nei giorni scorsi soprattutto dal Codacons, ma difficilmente il nuovo governo la prenderà in considerazione fedelmente.

Le misure per le famiglie

Oltre alle misure per le imprese, il centrodestra è intenzionato a pensare anche alle famiglie. I dati dicono che è cresciuto il numero di morosi, uno studio di Facile.it mostra scenari disastrosi e dall’analisi emerge che in alcune regioni un gran numero di utenti non potranno pagare la prossima bolletta. Fratelli d’Italia, attraverso Guido Crosetto, ha preannunciato una misura prioritaria che eviti i distacchi di luce e gas a persone e aziende prima in regola con le bollette, “trovando anche un modo di garantire i creditori”.

Interventi sulle reti di rifornimento

Tra gli interventi già annunciati da Giorgia Meloni uno riguarda le reti di rifornimento, a cominciare dalle reti nazionali. “Dobbiamo tornare a controllare quello di cui abbiamo bisogno per vivere e contare”, ha detto la futura premier nei giorni scorsi. Come si traducano queste intenzioni è presto per dirlo, ma è tra i punti che gli esperti del centrodestra stanno studiando.

Serviranno 30 miliardi

Il vero nodo da affrontare è come reperire i fondi per fronteggiare l’emergenza. Da una prima stima occorrerà trovare subito tra i 20 e i 30 miliardi di euro per le misure sull’energia. Nonostante il tesoretto da 10 miliardi ereditato da Mario Draghi, il nuovo governo potrebbe essere costretto a procedere a quello scostamento di bilancio che Giorgia Meloni definisce “extrema ratio”. Evitare di ricorrere all’extradeficit l’alternativa impone che qualche risorsa venga trovata attraverso il classico decreto fiscale.

redazione

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