Niente sanzioni e interessi per chi deve pagare gli arretrati del bollo auto in Sicilia. La cosiddetta norma “Straccia bollo” sarà valida anche per tutto il mese di febbraio. Una buona notizia per i contribuenti siciliani che adesso potranno beneficiare di una nuova proroga. Le agevolazioni sono state introdotte dall’articolo 28 della legge regionale 16 dello scorso agosto, proposta dall’assessorato regionale dell’Economia e votata dall’Ars a dicembre.
Bollo auto in Sicilia, chi può usufruire delle agevolazioni
Possono usufruire dell’agevolazione “Straccia bollo”, le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale già iscritte a ruolo, per gli anni di imposta 2016, 2017, 2018 e 2019 e le posizioni debitorie della tassa automobilistica regionale per gli anni di imposta 2020 e 2021, per le quali non si sia già provveduto al pagamento tramite la riscossione ordinaria. Possono accedere al beneficio anche coloro che richiedono la rateizzazione del proprio debito superiore a 2 mila euro per anno di imposta, maturato nel periodo 2016-2019.
Agevolazioni bollo auto in Sicilia, come fare domanda
Un canale di pagamento apposito è stato attivato dalla Regione presso le delegazioni Aci e le agenzie di pratiche auto autorizzate nelle nove province siciliane. Per aderire alla regolarizzazione “Straccia bollo”, il contribuente, senza necessità di istanza, dovrà infatti effettuare – entro il 28 febbraio 2023 – il pagamento esclusivamente presso tali sedi, specificando la targa del veicolo e l’anno di imposta che intende regolarizzare.
L’assessorato regionale all’Economia, intanto, ha disposto la sospensione massiva dell’attività di riscossione dei ruoli coattivi della tassa automobilistica regionale fino al prossimo 31 marzo per consentire ai cittadini di fruire dell’agevolazione, evitando l’attivazione di provvedimenti cautelari e azioni esecutive.
Inps: importo medio per nucleo 259 €, sopra la media nazionale che si ferma a 233 €. Di queste, ben 135mila risultano anche beneficiarie del Reddito di cittadinanza
Dopo undici mesi dall’introduzione dell’assegno unico (Auu), sono stati 809.620 i figli che hanno ricevuto almeno una mensilità del sostegno al reddito.
Si tratta dell’8,6% del totale nazionale, quarta regione tra quelle italiane, preceduta soltanto dalla Lombardia, con oltre un milione e mezzo di figli fruitori, 17,1% del totale; al secondo posto la Campania, con quasi un milione di concessioni e il 10,4% del totale e infine il Lazio, con 883.000 figli e il 9,4% del totale.
A novembre scorso, gli assegni versati in Sicilia sono stati 692.087, per un importo medio di 161 euro, 15 euro in più rispetto alla media nazionale, che si ferma a 146 euro.
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