Un presidio con i mezzi agricoli in bella mostra di liberi produttori e allevatori è stato istituito a Enna Bassa per chiedere la riduzione del prezzo del carburante, affinché possano essere abbattuti i costi delle materie prime, e provvedimenti immediati per favorire la liquidità alle imprese agricole mediante anticipazione del pagamento delle domande a superficie.
"Vogliamo sensibilizzare i cittadini, così come sta avvenendo in ogni parte dell'Isola - dicono i produttori - per rivendicare la dignità che ogni uomo ed onesto lavoratore merita e per chiedere l'immediata e non negoziabile approvazione di una serie di richieste, tra le quali la riduzione del prezzo del carburante non limitato nel tempo".
Produttori e allevatori denunciano che a causa della pandemia e ora della guerra in Ucraina, registrano un aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime, dell'energia elettrica dei semi, dei mangimi e dei fertilizzanti che sta conducendo il comparto agricolo e zootecnico ad una lenta ed agonizzante morte. Gli allevatori sono costretti ad abbattere in anticipo i capi, rimettendoci in termini di guadagno, i coltivatori, a causa del rincaro dei prezzi del seme devono anticipare le spese e contrarre debiti per carenza di liquidità, senza avere la certezza del guadagno "Chiediamo un intervento immediato per scongiurare l'interruzione dei servizi tecnici erogati dall'Istituto sperimentale zootecnico della Sicilia a favore di noi allevatori, servizi importanti ed indispensabili, la cui mancanza aggraverebbe ulteriormente l'attuale stato di crisi che sta vivendo il nostro comparto". (ANSA).
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