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Catania, ancora un giallo quello della ragazza morta in ospedale

Catania, ancora un giallo quello della ragazza morta in ospedale

Catania, ancora un giallo quello della ragazza morta in ospedale

Era scampata alla morte quando il sette gennaio del 2017 a Messina il suo ex fidanzato le aveva dato fuoco dopo averle versato addosso della benzina, ma non è riuscita a sopravvivere a una coltellata inferta probabilmente al culmine di una lite e dopo aver assunto alcol e droga. La ragazza,  Ylenia Bonavera, 24 anni, è morta nel Pronto soccorso dell’Ospedale Garibaldi di Catania e la sua vicenda rappresenta un autentico giallo. Che forse sta per essere risolto. A giudicare dal suo profilo Facebook, sotto il nome di "Dolce stella", Ylenia era una bella ragazza con i tatuaggi dappertutto, amava farsi i selfie. Ascoltava musica neomelodica e postava foto di cagnolini, pietanze e invocazioni a Gesù. Sul profilo aveva scritto "fidanzata ufficialmente". Del caso si sta occupando la squadra mobile del capoluogo etneo, che ha ascoltato la persona che l'ha trasportata in ospedale per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza e le sue frequentazioni. La giovane, che ha avuto una vita non facile, dopo l'aggressione di tre anni fa era andata a vivere a Catania, dove aveva preso una casa in affitto. La Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia, che potrà far luce sulla vicenda. Mantengono il massimo riserbo gli investigatori, che in un primo momento avevano escluso la coltellata come causa della morte, propendendo per una overdose di droga e alcol, come evidenziato da una prima ispezione cadaverica. Stando a quanto accertato dalla Polizia di Stato, la ragazza è arrivata in condizioni già gravi in ospedale ma non vi sono finora conferme che sia risultata positiva alla cocaina. Un aiuto alle indagini potrebbe venire da un video dell'aggressione ripreso da un cittadino e pubblicato in serata da una testata web in cui si vede la vittima colpita alla spalle da una donna, accasciarsi nella sua auto. Una persona si è presentata ieri alla squadra mobile della Questura, accompagnata dal suo legale, per rendere spontanee dichiarazioni. Ylenia, nell'aggressione da parte dell'ex che aveva tentato di darle fuoco - Alessio Mantineo, 25 anni, condannato a dieci anni di carcere in appello - aveva riportato ustioni nel 13 per cento del corpo e aveva perso il bambino che aspettava. Durante il processo prese le difese dell'ex considerando il gesto una prova d'amore e per questo fu rinviata a giudizio a Messina per favoreggiamento e falsa testimonianza. Il processo era cominciato il 27 novembre scorso e la prossima udienza era stata fissata per il marzo del 2021. La sua legale, l'avv. Rosaria Chillè, appresa la notizia della morte è rimasta sconvolta "L'ho sentita su Whatsapp. Premevo perché potessimo incontrarci e perché potesse presenziare al processo, che ormai è morto con lei". L'ultima "diretta" di Ylenia su Facebook la ritrae in auto mentre ascolta e canta una canzone d'amore napoletana. "Accanto a me – aveva scritto nel suo ultimo post - voglio persone sincere, positive come sono io...la vera amicizia non esiste. È un mondo perso ed è brutto perché io con una persona mi ci devo confidare ma mi devo anche fidare ed al giorno d'oggi so per certo che è impossibile".

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