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Catania, Torre del Grifo da fiore all’occhiello a simbolo del degrado

Catania, Torre del Grifo da fiore all’occhiello a simbolo del degrado

Catania, Torre del Grifo da fiore all’occhiello a simbolo del degrado

Catania città di re Mida? La ex Milano del sud negli ultimi decenni sembra essersi trasformata in una città anti Mida, perché qualsiasi operazione in cui si impegna nel volgere di pochi anni finisce per essere incenerita e poi la risalita resta impantanata nelle pastoie burocratiche e giudiziarie.

Alcuni giorni fa, convinti di poter usufruire dei servizi sportivi di uno dei centri agonistici più invidiati anche da club più blasonati del mondo calcistico del nord, abbiamo raggiunto il grande portone del centro di Torre del Grifo, a Mascalucia, trovandolo desolatamente chiuso.

Dando una sbirciatina al di dentro la sensazione di abbandono è stata totale. Un disastro di immagine, ma anche di prospettiva di crescita economica di tutto l’indotto perché da informazioni dettagliate, ma non confermate, il centro sarebbe chiuso dallo scorso dicembre e la società che lo gestiva sarebbe fallita per mala gestione ancor prima del fallimento di quella del calcio Catania [1].

Si parla di trattative sotto banco

Ma la domanda che sorge spontanea da comune cittadino, senza entrare nel merito degli iter giudiziari, è: come mai ancora oggi non si è proceduto a fare quantomeno un bando di affidamento del centro sportivo fiore all’occhiello dell’impiantistica, per cercare di tirarlo fuori da un degrado che potrebbe seriamente danneggiarlo? E' davvero un sacrilegio la mancata messa in gestione di un campo sportivo che al suo interno ha anche una piscina olimpionica, una palestra super attrezzata, un centro benessere che non ha eguali nella zona oltre a diversi campi calcistici di ottimo livello.

Sembra che il Tribunale che si sta occupando del fallimento delle società, abbia nominato un quarto curatore che si occupa dell'ufficio della curatela del Catania calcio, ma sino a questo momento sembra non muoversi foglia anche se voci non confermate sostengono che i dirigenti del nuovo Catania abbiano avviato trattative sotto silenzio per capire come rientrare nella gestione della struttura che permetterebbe alla squadra di ritrasferirsi in un ambente di alto livello e non continuare gli allenamenti in un campetto di Ragalna a conforto di Torre del Grifo.

Sembra che il patron del Catania, Rosario Pelligra, interpellato in passato sulla prospettiva di prendere in gestione il complesso di Torre del Grifo avrebbe risposto di non essere interessato. Semmai dovesse continuare l'esperienza a capo del Catania Ssd, sarebbe pronto a realizzare un altro complesso sportivo e lasciare ad altri il compito di gestire Torre del Grifo. Ma c'è da giurare che gli incontri che si starebbero tenendo adesso tra la curatela e gli emissari del club verterebbero verso un'altra prospettiva che sarebbe la più logica, quella di far tornare la squadra nella sede più deputata.

Perché non approfittare del bando di Nesima?

Forse è un pochino il gioco delle parti. Il non dirsi interessato all'affidamento e gestione dell'impianto sembrerebbe il mezzo per inviare un segnale ai curatori invitandoli a trattare sul prezzo di questo progetto. E' logico che se si trovasse una intesa sui costi potrebbe essere appetibile per la squadra tornare nel vecchio impianto.

Torre del Grifo, l'asta di vendita è ancora lontana

Appare invece lontana, molto lontana l'asta per la eventuale vendita del complesso di Torre del grifo, perché l'iter deve passare dal tribunale che sta verificando anche la presunta mala gestio nella conduzione dell'impianto sportivo che sembra nulla abbia a che vedere con Il fallimento del Calcio Catania.

Fermo restando il caso Calcio Catania e Torre del Grifo potrebbe esserci anche una occasione ghiotta per la nuova società calcio per riavvicinarsi alla città. Ed è quella di esaminare la proposta di bando del commissario del Comune, Portoghese per la gestione dei campetti di Nesima. Gestione offerta a costo di 17mila euro.

A questo punto il vero problema da porsi è cosa manca per emettere il bando di gestione di Torre del Grifo. Ci sono ancora troppi passaggi da pianificare? Troppe nebulose ancora da sciogliere? Risultati che i procedimenti di sequestro conservativo per mala gestio in ordine al fallimento della Catania Servizi sono stai emessi. E allora cosa c'è che non va per procedere?

Per questo questa città è fuori dal mondo. Qualsiasi cosa si realizza finisce poi al tappeto e uscirne fuori richiede iter farraginosi e complicati, mentre l'impianto pian piano va in malora e riprenderlo poi costerà molti, ma molti soldi. Forse l'attuale trattativa che sarebbe già stata avviata avrebbe consigliato di mettere in stand by l'iter per il bando di gestione per consentire alla nuova società di aggiudicarselo, fermo restando che bisognerebbe capire se altri attori potrebbero essere interessati a parteciparvi.

Il valore del complesso

Attualmente, inoltre, la stima del valore del complesso sportivo non è stata definita. Si sta aspettando la relazione di stima del Tribunale. Ma in questo contesto arrivano notizie anche su presunti problemi catastali da aggiustare al Comune di Mascalucia. Insomma, anche queste presunte anomalie una volta subentrato il Tribunale, devono prima essere modificati e sanati al comune di Mascalucia prima di procedere.

Una situazione ingarbugliata e complicata che è tipica di una città che sembra quella di Re Mida, ma che poi quando tocca le cose le tramuta in letame. Dovrebbe comunque essere compito di tutte le autorità catanesi quella di cercare di risolvere un altro degli ennesimi enigmi di una città che continua a camminare pericolosamente sull'Orlo di un baratro diviso tra la sopravvivenza e il definitivo crollo finanziario e sociale.

 

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