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Coronavirus, Musumeci, in Sicilia non c'è emergenza, ok zone rosse

Coronavirus, Musumeci, in Sicilia non c'è emergenza, ok zone rosse

Coronavirus, Musumeci, in Sicilia non c’è emergenza, ok zone rosse

di Antonio Leo "La Sicilia non è in condizioni di emergenza". Lo detto in tv il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci affermando che "rispetto ad altre regioni d'Italia il Sud sta dimostrando di avere una rete e una struttura sanitaria efficiente". "La verità è - ha aggiunto - che è scomparsa la paura in molta parte della nostra gente, soprattutto fra i giovani, e c'è una partecipazione delle forze dell'ordine finora non particolarmente incisiva, un po' perché non hanno ricevuto precise disposizioni in questo senso un po' perché non hanno i numeri". Le zone rosse funzionano ma non sia regola "Le zone rosse - ha aggiunto il Governatore - funzionano a livello territoriale, noi ne abbiamo istituite cinque nella zona di Palermo, servono anche per una migliore gestione da parte delle forze dell'ordine. Abbiamo il dovere però che non diventino una regola diffusa anche perché determineremmo un danno economico agli imprenditori". Razza, fase senza lockdown "La scelta delle Regioni di individuare subito i positivi è la strategia migliore per questa fase che non può prevedere lockdown come nella scorsa primavera". Così l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, tra gli ospiti del Forum "Meridiano Sanità Sicilia" promosso da The European House - Ambrosetti con la collaborazione del Cefpas, oggi al Teatro Bellini di Catania, sul tema economia e salute nel mondo post covid-19. "Nella precedente fase - aggiunge l'Assessore regionale alla Salute - ci siamo dovuti concentrare sull'isolamento volontario delle persone che arrivavano in Sicilia chiedendo loro di stare a casa 14 giorni; ora non è più possibile, serve maggiore rigidità per evitare lockdown sanitari, blocco di visite e arresti nel Sistema Sanitario". Attualmente, ha inoltre spiegato Razza, "la situazione degli ospedali in Sicilia è sotto controllo. Abbiamo fatto la scelta consapevole di evitare qualsiasi lockdown sanitario. Noi e l'Italia tutta non possiamo permetterci una chiusura del sistema sanitario e se i malati di Covid sono un numero significativo, molto di più sono quelli di pazienti che necessitano di altre cure". Sul tema competitività e futuro della sanità: "I sistemi della salute stanno cambiando in tutto il mondo e anche in Italia: la pandemia ci consegnerà una rete ospedaliera diversa e la sfida sull'essere competitivi ha l'obiettivo principale di evitare i danni che il coronavirus ha causato ed essere pronti per pessime eventuali minacce di questo genere - evidenzia Razza -. Il modello salute da recuperare deve guardare ai prossimi 10-15 anni; l'economia deve tener conto anche delle riconversioni industriali, ad esempio la riscoperta di settori come quello manifatturiero". Infine su mascherine e controlli l'assessore sottolinea ancora una volta il ruolo chiave della responsabilità individuale: "Se ogni cittadino non rispetta le regole, avremo perso tutti".   233 nuovi positivi in Sicilia Intanto, nel bollettino di ieri, sono 233 i nuovi positivi al covid 19 registrati in Sicilia. Salgono così a 3.901 gli attuali positivi e passano a 411 i ricoverati in ospedale con un incremento di 2 ricoveri rispetto a ieri. Di questi 35 si trovano in terapia intensiva, due in più rispetto a 24 ore prima, mentre restano 376 i ricoveri in regime ordinario; 3.490 sono i pazienti in regime isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono stati 7.151. Anche oggi si registrano quattro nuove vittime tra persone positive al Covid: il totale sale a 333. I guariti sono 24. Bagheria, guariti e un morto Tra questi ci sono i quattro di Bagheria (Palermo) appartenenti a un focolaio di settanta colpiti dal covid-19. Un'anziana è morta. A comunicarlo è stato il sindaco Filippo Maria Tripoli, che ha diffuso i dati del distretto socio-sanitario 39 con i Comuni di Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi e Santa Flavia, oltre Bagheria. "Da settembre ad oggi sono stati effettuati 783 tamponi in tutto il distretto, i totali positivi sono 115, per un percentuale che va poco oltre il 13%". In base ai dati forniti dall'Asp ai sindaci, nel comune di Villabate ci sono 29 positivi. A Monreale i positivi sono sette, ad Altofonte nove.

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