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Innovazione, sostenere le imprese siciliane, oggi tra crisi e rilancio

Innovazione, sostenere le imprese siciliane, oggi tra crisi e rilancio

Innovazione, sostenere le imprese siciliane, oggi tra crisi e rilancio

PALERMO - Si è tenuto ieri a Palermo un incontro tra assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, Irfis-FinSicilia e Cassa depositi e prestiti-Venture Capital per siglare un’intesa sui fondi per l’innovazione destinati alle imprese.

Durante l’incontro sono stati presentati i fondi per gli investimenti diretti e indiretti, già a disposizione degli imprenditori, e sono state approfondite le politiche di gestione dei fondi esistenti, che stanno favorendo la nascita di nuovi gestori a supporto delle startup, in tutte le fasi del ciclo di vita dell’impresa. Cdp-Venture Capital mira a fare del sistema di finanziamento in conto capitale un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese, fornendo alle imprese gli strumenti per una crescita complessiva e sostenibile.

In Sicilia il mondo imprenditoriale sta crescendo e si stanno moltiplicando i momenti di condivisione e generazione di nuove opportunità, attraverso il coinvolgimento di aziende, investitori, startupper e Pa e favorito dal Governo regionale che ha erogato risorse in particolare attraverso la creazione di sinergie con agenzie e istituzioni a supporto delle startup ed attivando collaborazioni con gli attori di riferimento a livello internazionale.

Presente all’incontro, tra gli altri, il direttore generale del Dipartimento Finanze Benedetto Mineo, per Cdp-Venture Capital Sgr, l’amministratore delegato Enrico Resmini e per Irfis-FinSicilia il presidente Giacomo Gargano e il direttore generale Giulio Guagliano.

A proposito di imprese, sempre nella giornata di ieri il governatore Nello Musumeci è intervenuto sollecitando una maggiore velocità da parte dello Stato nella erogazione dei contributi. “I ritardi dei fondi statali e regionali – ha detto Musumeci - facilitano la vulnerabilità dell’imprenditore e il mafioso e l’usuraio spesso si sostituiscono allo Stato. Così comincia il calvario dell’imprenditore, in un vortice che lo porta sempre più in basso. Dobbiamo stare molto attenti”.

Il governatore ha sottolineato di ritenere necessaria una corsia preferenziale per erogare senza complicazioni i contributi e fare in modo che le imprese abbiamo la possibilità di resistere e sottrarsi a questa azione incalzante che la mafia esercita su alcune regioni del Sud. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha aggravato ancora di più la fragilità delle imprese, che ora temono un nuovo lockdown per la seconda ondata.

“A giugno – ha detto Musumeci - dovevamo dare un segnale di apertura, di rivincita e di ripresa. La Sicilia è stata tra le Regioni d’Italia più visitate e gli imprenditori hanno un po’ ripreso respiro. Sapevamo che in autunno sarebbe tornato il peggio. Non siamo stati colti di sorpresa. Sappiamo che con il virus potremmo dover convivere almeno per un anno. Non dobbiamo mai perdere di vista, però, l’obiettivo di essere cauti e prudenti. Se si rispettano le regole si può contenere la diffusione del contagio”.

“Non è facile – ha concluso - trovare il punto di equilibrio. Mi sono trovato e mi trovo tra due partiti: c’è chi mi scrive ‘apra tutto, abbiamo bisogno di tornare a vivere’ e chi mi dice ‘chiuda tutto, altrimenti moriremo’. È difficile trovare sempre il punto di sintesi”.

Infine, sui progetti siciliani da inserire sul tanto atteso Recovery fund si è riunita ieri la Giunta di governo a Catania per decidere una lista di opere da finanziare, ritenute fondamentali per lo sviluppo dell’Isola sia dal punto di vista infrastrutturale che economico.

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