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Gregoretti, Salvini a Catania per la sentenza del Gup Sarpietro

Gregoretti, Salvini a Catania per la sentenza del Gup Sarpietro

Gregoretti, Salvini a Catania per la sentenza del Gup Sarpietro

Il 17 aprile scorso Matteo Salvini aveva aperto la giornata con un gioioso tweet (“Grazie per i tanti i messaggi, la vostra vicinanza vale tutto) chiudendola con dichiarazioni piuttosto nervose (“decisione dal sapore politico”) dopo che il Gup di Palermo Lorenzo Jannelli lo aveva rinviato a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per la vicenda dei migranti della Open arms.

Violazioni che, qualora il segretario della Lega dovesse essere condannato - la prima udienza del processo è fissata per il prossimo 15 settembre davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Palermo -, potrebbero essere punite con il carcere fino a quindici anni.

Oggi, Salvini è a Catania per un secondo verdetto: nell'aula Bunker del carcere di Bicocca, presente il capo della Lega, il Gup Sarpietro, si ritirerà in camera di consiglio e poi dovrebbe leggere il verdetto riguardo alla vicenda Gregoretti.

Questo è un pattugliatore della Guardia costiera italiana che, quando Salvini era ministro dell'Interno, nel luglio del 2019, fu lasciato con 131 migranti a bordo nel porto di Augusta, nel Siracusano.

Ieri il capo della Lega aveva invaso i social con il consueto fiume di dichiarazioni ("L'Italia è l'unico Paese Ue che processa un ministro", "Non ce l'ho con i giudici ma con la sinistra", "Se non è un processo politico questo ditemi cosa si tratta") continuando a sostenere di "aver difeso i confini dell'Italia dagli sbarchi e aver svegliato l'Europa". E ieri sera, nell'immancabile collegamento con il Tg2, si è detto "tranquillo ma dispiaciuto: non mi aspettavo una medaglia ma dover girare mezza Italia per dovermi difendere da queste accuse mi sembra surreale".

Va ricordato peraltro che, tra gli elementi decisivi che condussero al rinvio a giudizio di Salvini a Palermo, vi furono le dichiarazioni raccolte dal Gup di Catania Sarpietro, che si recò a Roma per sentire l'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Oggi, comunque, dovrebbe esserci la sentenza del Gup, con tre possibilità: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza del processo, una sentenza di non luogo a procedere - come chiesto dalla Procura di Catania - o un'ordinanza che dispone un'ulteriore fase istruttoria.

La ricostruzione della Procura di Catania, che, al contrario del Tribunale dei Ministri etneo, ha sempre sostenuto che la posizione di Salvini "non integra gli estremi del reato di sequestro di persona", è stata nelle passate udienze fortemente contestata dalle parti civili: AccoglieRete, Legambiente, Arci e una famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti.

Per il legale di Legambiente, Daniela Ciancimino, l'ex ministro ha "trattenuto illegittimamente a bordo" 131 persone, e deve andare a processo per sequestro di persona anche per le "sofferenze patite dai migranti ammassati su nave Gregoretti".

Per la difesa, rappresentata dall'avvocata Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, "l'azione penale contro Salvini non doveva neppure iniziare, perché il suo è stato un atto politico insindacabile" perché, ha sostenuto, per il "principio della separazione dei poteri e le decisioni adottate nell'interesse nazionale sono impenetrabili e non possono essere contestate in sede giudiziaria".

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