PALERMO - Per il mondo della cultura regionale, e non solo, è un fatto importante. Riapre al pubblico la biblioteca comunale di Casa Professa, dopo "un lungo periodo di chiusura dovuto ai lavori di restauro e adeguamento alla vigente normativa sulla sicurezza, curati dall’Ufficio Città storica sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza dei Beni culturali", fanno sapere dall'ente in un comunicato diffuso anche on line.
Sullo stesso sito web è riportato il pensiero del sindaco Leoluca Orlando sulla riapertura: "Un segnale positivo che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel percorso avviato di crescita culturale, attenzione al territorio e recupero dell’identità. Restituiamo alla città uno dei suoi gioielli più preziosi custodito nel cuore pulsante del centro storico. Un’occasione che tutti quanti dobbiamo cogliere per nutrire maggiore autostima nel sentirci palermitani, per il patrimonio che abbiamo e, soprattutto, per continuare in questa azione di recupero del nostro patrimonio storico, culturale e monumentale”. Dalla stessa pagina telematica si apprende che "la biblioteca comunale di Palermo fu fondata per volontà regia e su iniziativa del Senato di Palermo al fine di rendere il sapere accessibile a tutti grazie al fondamentale strumento di ricerca e di supporto all'istruzione ed allo studio costituito da una biblioteca pubblica".
Un pezzo di storia da custodire: circa seimila i manoscritti che coprono il periodo che va dal Medioevo al Novecento. Fra i più importanti si ricorda il Martyrologium, codice liturgico, il più antico, risalente alla prima metà del XII secolo. Dal mese di gennaio 2017, la biblioteca aprirà dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il mercoledì anche dalle 15,30 alle 17,30.
Palermo: riapre la biblioteca comunale di Casa Professa, ‘gioiello’ di cultura e storia
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