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Pensione con lavoro part time? La proposta del Governo per la staffetta generazionale

Pensione con lavoro part time? La proposta del Governo per la staffetta generazionale

Pensione con lavoro part time? La proposta del Governo per la staffetta generazionale

Lavoro part time prima della pensione? Si tratta di una delle idee del Governo Meloni, che vorrebbe proporre un nuovo progetto sulla staffetta generazionale nei luoghi di lavoro, basato sul modello scandinavo, già nella prossima Legge di Bilancio.

Ecco i dettagli del progetto e cosa cambierebbe nel mondo del lavoro.

Lavoro part time prima della pensione: il modello scandinavo

Il modello prevede che i lavoratori siano attivi con l’orario dimezzato negli ultimi due (o quattro) anni prima del ritiro. Contemporaneamente, però, si garantirebbe ai datori di lavoro un’assunzione agevolata per gli under 35, assistita dai lavoratori prossimi alla pensione.

L’uscita del lavoratore, quindi, sarebbe anticipata, ma graduale. Si tratterebbe di un modello adatto sia per ridurre il carico di lavoro sui più anziani, prossimi al pensionamento, sia per agevolare l’assunzione e la formazione di nuovi giovani.

Le ipotesi di attuazione del modello scandinavo del lavoro part time prima della pensione in Italia sono diverse. Ecco le due prese maggiormente in considerazione dal Governo Meloni:

Contratto di due anni con un lavoratore andato in pensione da non più di un biennio. Il neopensionato svolgerebbe attività di tutoraggio e affiancamento dei lavoratori più giovani, finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato.

Part time vero e proprio negli anni precedenti il pensionamento. I lavoratori riceverebbero quindi il compenso del lavoro part time, ma anche una parte di assegno previdenziale, fino all’età di 67 anni (soglia prevista per il pensionamento). Questo sarebbe il modello di staffetta generazione più vicino a quello attuato dai Paesi scandinavi, ma naturalmente avrebbe dei costi più elevati.

Altre novità per lavoro e previdenza

Il Governo Meloni prevede di passare le risorse destinate alla previdenza a quota 2 miliardi, necessari per avviare una serie di riforme. Oltre al piano delle pensioni part time, si prevede una proroga di Quota 103 (il piano di Quota 41, l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, infatti, probabilmente slitterà a causa dei costi). Serviranno poi risorse per strumenti come Opzione Donna ed eventuali ricalcoli degli assegni in relazione al caro vita.

redazione

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