Dopo le due aggiudicazioni della scorsa settimana, altre cinque gare d’appalto per la riqualificazione della zona industriale di Catania sono state completate. Si conclude così la fase di selezione delle imprese incaricate del rifacimento di strade e marciapiedi, in molti tratti ormai deteriorati, nonostante si tratti di arterie strategiche percorse quotidianamente da centinaia di tir.
L’importanza economica della zona industriale
La zona industriale di Catania si estende su una superficie di 1.900 ettari e rappresenta una delle aree produttive più rilevanti della Sicilia.
Secondo i dati riportati nelle relazioni di gara:
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contribuisce per il 20% al PIL regionale, con un incremento del 5% rispetto al 2020;
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ospita circa 400 imprese attive;
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garantisce occupazione diretta a 12.000 lavoratori.
Nonostante la sua rilevanza economica, la zona soffre da anni una mancata manutenzione ordinaria e straordinaria, con infrastrutture stradali e ambientali in forte degrado.
Gare a misura e non a corpo
Tutti gli appalti sono stati aggiudicati secondo il criterio del prezzo più basso e rientrano nella categoria degli appalti “a misura”. Ciò significa che il corrispettivo è calcolato in base alle quantità effettive di lavorazioni, e non come somma fissa per l’intera opera (come avviene negli appalti “a corpo”).
Ogni intervento ha un valore superiore ai 5 milioni di euro, ma inferiore alla soglia comunitaria di 5,4 milioni, che consente procedure a inviti. Il Comune, tuttavia, ha scelto gare aperte, garantendo ampia partecipazione e trasparenza: centinaia le offerte presentate in ogni singola procedura.
Le cinque aree interessate dagli interventi
Riqualificazione del blocco Pantano
La gara per il rifacimento viario del blocco Pantano e delle aree interne è stata vinta dalla Beton Mix srl di Licata, di Sonia Carità e Paolo Urso. L’impresa si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 32,24% e un importo contrattuale di 3.577.654,11 euro, superando 247 concorrenti. La Beton Mix ha presentato l’offerta in avvalimento con la Serena Costruzioni Generali srl di Nusco (Avellino).
Blocco Pantano – Area Direttrici
Nella stessa area, ma nel comparto Direttrici, opererà un raggruppamento temporaneo d’imprese (RTI) composto da:
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I.Co.Ge.M srl di Catania (Alessandro Mineo)
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Nico srl di Priolo Gargallo (gruppo Balistreri)
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Di.Ma Tech srl di Bronte (Giuseppe Di Martino)
Il RTI si è aggiudicato l’appalto con un ribasso del 32,22%, battendo 248 concorrenti.
Blocco Palma I e Passo Martino
La gara per il blocco Palma I e Passo Martino è stata vinta dalla G.M.P. Costruzioni srl di Gela, di proprietà di Carmelina Lorincione e Graziano Missud, con un ribasso del 32,23% su 242 offerte.
Blocco Pezza Grande
La G.F. Costruzioni srl di Santa Venerina, guidata da Rosario Fresta (presidente di Ance Catania), si occuperà del blocco Pezza Grande. L’impresa ha offerto un ribasso del 32,23%, superando 254 concorrenti.
Blocchi Torre Allegra e Torrazze
L’ultima gara, relativa ai blocchi Torre Allegra e Torrazze, è stata aggiudicata alla ditta Fresta Rosario Antonio, parente omonimo del presidente Ance. Il ribasso offerto è stato del 32,22%, con 290 buste presentate.
Tempi di esecuzione e prossimi passi
Dal momento dell’affidamento formale, i lavori avranno una durata prevista di 730 giorni, circa due anni. L’obiettivo è restituire alla zona industriale un sistema viario moderno, sicuro e funzionale, capace di sostenere i flussi logistici e il rilancio economico dell’area.
Con queste aggiudicazioni, il Comune di Catania compie un passo decisivo verso la riqualificazione della zona industriale, ponendo le basi per una ripresa infrastrutturale ed economica attesa da anni. La sfida, adesso, sarà rispettare i tempi e garantire qualità nei lavori, restituendo efficienza a un’area strategica per tutto il Mezzogiorno.
di Simone Olivelli
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