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In Sicilia attese 60mila assunzioni in tre mesi, ma non ci sono i candidati

In Sicilia attese 60mila assunzioni in tre mesi, ma non ci sono i candidati

In Sicilia attese 60mila assunzioni in tre mesi, ma non ci sono i candidati

Nella difficile partita della lotta alla disoccupazione giovanile, un importante ruolo è giocato dall’incontro tra la domanda e l’offerta. Da diverso tempo, infatti, le aziende di molti settori lamentano di avere delle difficoltà a trovare personale specializzato. Le motivazioni sono da ricercare su più fronti, sicuramente una delle cause principali è la mancata aderenza tra offerta formativa e mondo del lavoro, ma c’è anche chi attribuisce la responsabilità di questa situazione all’erogazione del reddito di cittadinanza, anche se le imprese hanno cominciato a faticare per reperire il personale molto prima che fosse varata la controversa “misura anti-povertà” dal governo del M5S.

«In questo momento storico si ha difficoltà a trovare qualunque figura professionale e su questo, secondo me, incide molto una politica sbagliata portata avanti dal governo nazionale, perché il reddito di cittadinanza permette alle persone di non lavorare utilizzando la propria professionalità, non a caso nell’edilizia non si trova personale» ha chiosato Girolamo Turano, assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana.

Dati della Camera di Commercio e Anpal in Italia

Secondo l’ultimo bollettino di Excelsior realizzato da Anpal e Unioncamere, le professioni più difficili da trovare in Italia nel mese di gennaio sono tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione (85,2%), dirigenti e direttori (75,9%), per arrivare addirittura al 100% nel caso del personale generico nelle costruzioni. Altre figure professionali maggiormente ricercate e richieste troviamo anche cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici; tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione; personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone.

Bollettino di Excelsior per la Sicilia di Anpal e Unioncamere

In linea con il clima di ripresa economica che caratterizza l’anno in corso è atteso un incremento dei fabbisogni occupazionali da parte del sistema imprenditoriale italiano. Le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi che nel 2021 hanno programmato di assumere lavoratori sono infatti il 61% del totale, percentuale che ritorna al livello pre-pandemia, dopo una significativa flessione nel 2020. Le entrate – con qualsiasi forma contrattuale, previste per il 2021 – sono pari a circa 4,6 milioni di unità, facendo segnare un pieno recupero dei livelli del 2019.

redazione

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