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Bollette, nel 2022 costi ridotti grazie a interventi pubblici: quanto hanno pagato gli italiani

Bollette, nel 2022 costi ridotti grazie a interventi pubblici: quanto hanno pagato gli italiani

Bollette, nel 2022 costi ridotti grazie a interventi pubblici: quanto hanno pagato gli italiani

Il contrasto al boom dei costi delle bollette energetiche nel nostro Paese durante il 2022 ha portato i frutti sperati. Lo conferma la relazione annuale 2023 dell’Arera che è stata illustrata nella giornata di martedì 11 luglio.

Bollette, costi calmierati grazie a bonus

Secondo i dati diffusi dall’Autorità, per quanto riguarda i costi dell’elettricità sono stati calmierati grazie ai differenti bonus che sono stati applicati durante i mesi più complessi, andando a preservare quelle categorie di cittadini in difficoltà con i pagamenti.

Nel corso del 2022, i prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici hanno toccato un aumento del +40% in Italia e un +13% nell’Eurozona. Una crescita che si traduce in prezzi medi finali pari a 36,43 c€/kWh in Italia e a 27,94 c€/kWh in Europa. L’anno precedente in Italia, invece, i rincari erano stati decisamente più contenuti e non avevano superato la soglia del +5%.

Bollette, Italia paga dipendenza gas

Anche per quanto riguarda il settore del gas, la mano degli interventi pubblici ha garantito maggiori tutele nei confronti del consumatore, con una riduzione della bolletta finale dei clienti domestici.

Per quanto riguarda l’Italia, a pesare è stata in particolare una dipendenza maggiore del gas come fonte diretta di consumo o di generazione elettrica. Per gli altri Paesi europei, invece, la crisi energetica in questo campo è stata fronteggiata diversamente, grazie in particolare allo sfruttamento di altre fonti. Basti pensare alla Francia, dove vi è stato il ricorso all’energia nucleare. O in Germania, con l’utilizzo del carbone.

In Italia, secondo Arera, è stato segnalato un aumento dei prezzi netti maggiore rispetto al resto dell’area Euro: si parla del +81% nel nostro Paese, rispetto al +55% del Continente. Di contro, in Italia è avvenuto il calo più forte delle componenti fiscali grazie alla misure di sostegno adottate. In questo caso è stato raggiunto un taglio del 45%, mentre nell’area Euro la discesa è stata del 14%.

Bollette, investimenti omogenei per l’acqua

Per quanto riguarda l’acqua, nel 2022 la spesa per gli investimenti è stata di 13,5 miliardi di euro. In particolare, rispetto al 2021, la variazione media dei corrispettivi applicati all’utenza è stata di +4,97%, senza troppe anomalie nelle differenti aree del Paese. Nel Sud e nelle Isole è stato registrato un +3,32%, nel Nord-Est il +4,42%, nel Centro il +5,36% e nel Nord-Est il +6,26%.

Bollette acqua, la spesa media di una famiglia

Nel corso del 2022, una famiglia di 3 persone in Italia con un consumo annuo pari a 150 m3 ha sostenuto una spesa media di 326 euro all’anno per l’acqua(2.17 euro per metro cubo consumato). Nel dettaglio, il 39,2% delle spese è da ricondurre al servizio di acquedotto con un costo di 127,7 euro/anno.

Il 12,1% va attribuito al servizio di fognatura con 39,4 euro/anno e il 29,2% a quello di depurazione, con un costo di 95,3 euro/anno. Per il resto, vanno considerate la quota fissa che vale il 10,4% (33,9 euro/anno) e le imposte che pesano il 9,1% (29,6 euro/anno).

redazione

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