Tutto pronto per l’introduzione di una nuova misura che avrà il compito di sostenere il potere d’acquisto degli stipendi. Si tratta del bonus Epifania 2024 che dovrebbe riguardare la tredicesima mensilità. Risulta tuttavia necessario specificare che alcuni requisiti specifici dell’incentivo non sono stati ancora resi noti e per tale ragione ci sono ancora diverse incognite tra cui gli importi e la data di pagamento del contributo in busto paga. Tuttavia essendo che il periodo dedicato al pagamento è ormai alle porte risulta comunque importante fare il punto della situazione.
Bonus Epifania, di cosa si tratta
Con questo tipo di incentivo l’obiettivo dell’esecutivo intende intervenire sul meccanismo di tassazione della tredicesima che tuttavia è più svantaggioso rispetto a quello solitamente applicato per le altre mensilità. A parità di lordo, infatti, generalmente la tredicesima ha un importo più basso rispetto allo stipendio, in quanto ad esempio non vengono applicate le detrazioni (per questo motivo non spetta neppure il trattamento integrativo da 100 euro). E quest’anno andrà ancora peggio in quanto sulla tredicesima non si applica neppure lo sgravio contributivo che riduce l’ammontare dei contributi dovuti dal lavoratore con busta paga di importo che non supera i 2.692 euro lordi.
Per questo motivo il governo, in vista dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità, ha previsto con il suddetto provvedimento una misura con cui le imposte dovute sulla gratifica di fine anno vengono tagliate, risultandone così un bonus che verrà erogato direttamente in busta paga (anticipato dal datore di lavoro). L’unica certezza per il momento è legata all’importo del bonus, che equivale a 100 euro.
Bonus Epifania, come ottenerlo
Il bonus Epifania spetterà esclusivamente ai lavoratori dipendenti che nel corso di quest’anno soddisfano i seguenti requisiti:
- Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- Coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manca o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
- Imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti. Non spetta il bonus, quindi, nel caso in cui le detrazioni previste già abbattono l’imposta dovuta.
Allo stato attuale la data di pagamento è fissata al 2025, in quanto il bonus Epifania dovrebbe essere riconosciuto nella busta paga del prossimo gennaio (in pagamento quindi i primi di febbraio).
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