E' tornato anche quest'anno il bonus di mille euro per per ogni nuovo figlio, nato o adottato in Sicilia. A renderlo noto è stato l’Assessorato Regionale alla Famiglia e alle politiche sociali con avviso (scarica)
Dotazione finanziaria
Il beneficio rientra nella manovra con cui il governo Musumeci intende sostenere le famiglie siciliane meno abbienti e incentivare la natalità nell’Isola, in applicazione dell'art 6 comma 5 della legge regionale n. 10 del 31 luglio 2003.
Nel 2021 lo stanziamento disponibile è pari a 2 milioni di euro: 500 mila euro in più rispetto al 2020.
Le procedure per la domanda saranno determinate dai singoli Comuni. Per i figli nati o adottati nell'arco di tutto l'anno la Regione predisporrà due elenchi: rispettivamente 30 giugno e 31 dicembre.
In funzione della disponibilità di bilancio, l'Amministrazione potrà erogare il contributo semestralmente o annualmente.
Requisiti per richiedere il bonus figli in Sicilia
Possono fare domanda un genitore o uno dei soggetti esercenti la potestà parentale, in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o comunitaria, ovvero in caso di soggetto extracomunitario in possesso di permesso di soggiorno;
- residenza nel territorio della Regione Sicilia al momento del parto o dell'adozione;
- nascita del bambino nel territorio della Regione Sicilia;
Criteri per entrare nella graduatoria
Al fine di distribuire equamente il contributo, per la redazione delle due graduatorie si procederà secondo i criteri di seguito elencati:
- l’indicatore Isee non deve superare i 3 mila euro annui: avranno precedenza i nuclei con minor reddito.
- numero dei componenti del nucleo familiare: a parità di Isee, avranno precedenza i nuclei con maggiori membri,
- ordine cronologico delle nascite
Come presentare domanda
- Isee, in corso di validità
- documento di identità
- in caso di soggetto extra comunitario, permesso di soggiorno
- copia di eventuale provvedimento di adozione.
Entro 30 giorni dalla scadenza del termine di presentazione per le istanze, i comuni trasmetteranno all'Assessorato regionale della famiglia la richiesta di finanziamento dei soggetti ammessi.
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