Il Canone Rai fuori dalla bolletta elettrica, questa è l’idea che potrebbe trasformarsi in un’azione concreta del Governo Draghi che in occasione della presentazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e che potrebbe quindi smontare definitivamente la cosiddetta “Riforma Renzi”.
Si perché, il canone in bolletta fu introdotto dal governo dell’ex premier Matteo Renzi con una una riduzione del canone stesso, dai 113 euro nel 2015 sceso fino a 90 euro di oggi, e che si può pagare in 10 rate mensili da 9 euro. Il veicolo dovrebbe essere il disegno di legge sulla concorrenza, come ha spiegato in anteprima Il Messaggero, atteso in Consiglio dei ministri giovedì 29 luglio.
Se il disegno di legge riuscisse a passare, la “controriforma” del canone Rai avrebbe effetto solo a partire dalla fine del prossimo anno.
Il canone in bolletta, che è disposto nella misura di uno per nucleo familiare, ha fatto aumentare da 16 milioni a 22 milioni il numero degli utenti in linea con il pagamento, come asserito dallo stesso Renzi. Tuttavia l’operazione ha creato anche qualche disguido burocratico. Secondo un report sull’evasione commissionato dal ministero dell’Economia nel 2017, pare che oltre 446mila famiglie che hanno pagato il canone anche senza possedere una televisione,
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