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Carenza di farmaci, preoccupazione per 1 italiano su 2

Carenza di farmaci, preoccupazione per 1 italiano su 2

Carenza di farmaci, preoccupazione per 1 italiano su 2

PALERMO - Il problema della mancanza dei medicinali in ospedali e farmacie è un tema che persiste da lungo tempo e, con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, la situazione si è fortemente aggravata. Altroconsumo, da sempre al fianco dei consumatori e da anni impegnato nella lotta per una maggiore accessibilità dei medicinali, ha condotto un’indagine volta a fotografare il contesto attuale, i cui risultati sono stati presentati durante l’evento online organizzato dal Beuc, How will the Pharma Strategy pave the way for available and affordable medicines? La carenza di farmaci è ancora molto diffusa nel nostro Paese, e non solo: fondamentale quindi, secondo Altroconsumo e il Beuc, un intervento a livello europeo per aiutare tutti i cittadini.

I FARMACI NON SI TROVANO? PREOCCUPAZIONE PER UN 1 ITALIANO SU 2

In primo luogo, Altroconsumo ha analizzato la disponibilità dei medicinali riscontrata da un campione di 1.333 italiani. Al 38% degli intervistati, negli ultimi due anni, è capitato di non trovare il farmaco di cui necessitava per mancanza di scorte. Più di 1 intervistato su 3 ha quindi atteso che arrivasse nella farmacia in cui lo aveva richiesto: dall’indagine emerge che il 79% dei rispondenti ha dovuto aspettare 3 giorni o meno, il 13% fra 4 e 7 giorni e l’8% anche più di una settimana, quando di regola i medicinali richiesti dovrebbero essere consegnati dal distributore entro 12 ore. Come hanno deciso di reagire gli altri intervistati? Il 61% ha percorso altre strade acquistando un farmaco equivalente o rivolgendo la richiesta ad un’altra farmacia, ad esempio. Il 3% non ha trovato alternative.

Il mancato reperimento di uno specifico medicinale può dare vita a conseguenze anche gravi, infatti, quasi la metà dei rispondenti (47%) ha riscontrato sintomi o problemi di vario tipo. Più di 1 su 2 ha manifestato ansia o preoccupazione. Il 21% ha mostrato un peggioramento dei sintomi e della patologia da cui era interessato e circa 1 rispondente su 5 si è dovuto anche assentare temporaneamente dal lavoro a causa della malattia.

QUALI SONO I PIÙ DIFFICILI DA TROVARE E PERCHÉ?

In secondo luogo, Altroconsumo si è interrogato su quali siano i farmaci meno reperibili e sulle relative motivazioni. Per quanto riguarda la tipologia, si va dai medicinali per malattie particolari come quelli per il sistema cardiovascolare (più indisponibili di tutti: il 19% non li ha trovati in farmacia) e per il sistema nervoso centrale (11%), a tipologie più comuni e diffuse come gli antibiotici o gli antivirali per la cura delle infezioni (17%).

Ma perché esistono queste carenze? Le spiegazioni fornite dal farmacista agli intervistati riconducono a problematiche legate alla produzione (19% dei casi), oppure alla logistica (20%), e soprattutto a un’elevata richiesta (26%). A volte le ragioni sono più difficili da individuare, dato il complesso sistema a monte, infatti, nel 23% dei casi, non è stata fornita alcuna motivazione specifica per l’assenza del medicinale. L’arrivo della pandemia sta giocando un ruolo fondamentale da questo punto di vista: l’aumento straordinario della domanda, i problemi di produzione e di circolazione dei medicinali dovuti all’emergenza e la dipendenza europea da Paesi terzi hanno accentuato il fenomeno della carenza di farmaci. Infatti il Covid-19 è stato indicato come la terza causa più diffusa per il mancato reperimento di un farmaco (21% dei casi).

“Gli anelli della catena produttiva del settore farmacologico sono molteplici, come anche i fattori che la influenzano. Tuttavia, l’accessibilità dei medicinali è un problema che non può essere più ignorato: diverse volte dal 2014 abbiamo denunciato ad Antitrust e alla Commissione Europea abusi di posizione dominante di produttori che determinano prezzi eccessivi dei medicinali, che spesso sono all’origine della carenza degli approvvigionamenti.” Dichiara Luisa Crisigiovanni, segretario generale di Altroconsumo. ”Altroconsumo e Beuc chiedono la realizzazione di un database europeo delle carenze, facilmente consultabile dai cittadini, un piano di monitoraggio e prevenzione efficace da parte delle case farmaceutiche, obblighi di fornitura per aziende e distributori e doveri di segnalazione delle indisponibilità”.

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