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Cashback autostrade 2021: cos'è e come ottenerlo?

Cashback autostrade 2021: cos'è e come ottenerlo?

Cashback autostrade 2021: cos’è e come ottenerlo?

Arriva il cashback autostrade: un bonus riconosciuto sotto forma di rimborso del pedaggio agli automobilistici in caso di ritardi o code nel tragitto.

La propostae prevede la possibilità di un rimborso automatico del pedaggio autostradale pagato  in caso di code causate dalla presenza dei cantieri. La misura era stata annunciata a fine giugno dall’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ma ora emergono i primi dettagli dell’operazione.

Cos'è il cashback autostrade?

E' il risultato di una indagine sulle tariffe in vigore nelle tratte autostradali dove sono in corso lavori di manutenzione. L’iniziativa di Autostrade per l’Italia, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (MIMS), fa seguito, infatti, al procedimento di inottemperanza nei confronti di Aspi da parte dell’Antitrust, dovuto al mancato adeguamento al ribasso del costo del pedaggio per le tratte in cui la viabilità risulta fortemente compromessa a causa di lavori straordinari.

Per i dettagli bisogna attendere ancora qualche giorno ma, intanto l’AD di ASPI, Roberto Tomasi ha anticipato i punti salienti:

– sarà attivato in via sperimentale già nell’estate 2021;

– la sperimentazione partirà ad agosto e coinvolgerà 10.000 utenti;

– funzionerà tramite la app gratuita Free to X,

– entro fine estate 2021 il servizio sarà disponibile a tutti;

Per rispettare questo impegno sono stati stanziati ben 250 milioni da Autostrade S.p.a. che, va sottolineato, si è impegnata così a rimborsare il pedaggio al 100% (prezzo integrale) e non solo la tratta interessata dal cantiere.

Sarà Autostrade per l’Italia a restituire quanto pagato per il pedaggio agli automobilisti che hanno dovuto fare i conti con ritardi, code o arresti più o meno prolungati della circolazione nei tratti di autostrada interessati da cantieri e/o lavori in corso.

 Come ottenere il rimborso?

Il rimborso sarà automatico per chi è in possesso del Telepass, mentre chi paga con carta o contanti dovrà scaricare la app Free to X (già usata da Aspi per la mobilità elettrica in autostrada) e inviare la foto dello scontrino, come prova del tratto percorso e del tempo maggiore impiegato per lo spostamento.

Autostrade incrocerà i dati raccolti con le informazioni di traffico fornite da Google Maps per appurare l’effettiva esistenza di lavori in corso sulla tratta interessata.

La procedura di rimborso è automatica per i possessori del Telepass, mentre chi ne è sprovvisto e paga il pedaggio in contanti o con la carta  dovrà scaricare la app Free to X e inviare la foto dello scontrino  per attestare la durata del proprio viaggio.

Come si calcola il ritardo?

Il diritto al rimborso scatta dopo il superamento, oltre un certo limite, dei normali tempi di percorrenza. Ad esempio, tenendo conto dei tempi degli spostamenti dei pendolari, se in media il viaggio dura una 20 minuti, il rimborso scatta dopo 15 minuti di ritardo.

Va specificato, a tal proposito, che la misurazione del ritardo avviene in base ai tempi di viaggio medi – ovvero 100 km per le auto e 70 km per i mezzi pesanti – e riconosce il rimborso solo se il disagio è conseguente a ragioni imputabili alla società sui tratti di propria competenza (pertanto vanno esclusi ritardi dovuti a cause esterne, come incidenti o traffico eccessivo).

Anche per calcolare il ritardo vengono incrociati i dati relativi alla presenza dei cantieri con quelli di Google Maps riguardo alle code e quelli relativi agli orari di entrata e uscita dall’autostrada degli automobilisti.

 

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