Prosegue anche nei mesi di luglio e agosto il recupero dei consumi. L'autunno, tuttavia, appare denso di incognite, riguardanti non solo l'emergenza sanitaria, in cui l'ampliamento della platea dei vaccinati si confronterà con una stagione più favorevole alla trasmissibilità dei virus respiratori, ma anche l'evoluzione di alcune importanti variabili economiche. E' quanto emerge dalla congiuntura di Confcommercio.
"Seppure nelle nostre stime il terzo trimestre si chiuderebbe con una variazione del 2,2% congiunturale, rendendo più probabile lo scavalcamento dell'asticella al 6% per la crescita del PIL nel 2021 - si legge nella nota - le preoccupazioni riguardano la possibilità che nel 2022 un tasso d'inflazione attorno al 3% limiti la crescita dell'attività a partire da un rallentamento dei consumi. Ad agosto l'ICC, pur mostrando ancora una variazione positiva nel confronto annuo (+1,2%), segnala un rallentamento nella domanda di beni. Questo fenomeno era in larga parte atteso, in considerazione di un ritorno a stili di vita che privilegiano la spesa nei servizi, soprattutto quelli legati al tempo libero, ma suggerisce comunque l'idea che si sia in prossimità di una specie di soglia".
(ITALPRESS)
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