(ANSA) - Sono ormai circa 40mila le aziende in Italia a rischio usura, "un fenomeno che risulta in crescita e che è ancora più grave, in particolare, nel Mezzogiorno e nel comparto turistico-ricettivo" con la crisi provocata dalla pandemia che ha aumentato nettamente l'esposizione delle imprese ai fenomeni criminali . E' quanto risulta da un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio sulla percezione dell'usura tra le imprese del commercio e dei servizi. Aiuti più efficaci per le imprese che a causa della crisi provocata dalla pandemia sono sempre più esposte a fenomeni criminali: "ampie moratorie fiscali e dei prestiti bancari e più indennizzi a fondo perduto per ridare ossigeno alle imprese" chiede il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. (ANSA).
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