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Fatturazione elettronica anche per i forfettari: ecco quando e come attivarla

Fatturazione elettronica anche per i forfettari: ecco quando e come attivarla

Fatturazione elettronica anche per i forfettari: ecco quando e come attivarla

Dopo il via libera da parte dell’Ue, la fattura elettronica in Italia si appresta a diventare obbligatoria anche per le partite Iva in regime forfettario. Si parte il 1° luglio. La decisione rientra nel pacchetto di misure approvato dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 13 aprile, nell’ambito di un decreto legge finalizzato all’attuazione di 45 obiettivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) previsti per metà 2022.

Dal 1° luglio scatta quindi l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari che applicano la flat tax al 15% su redditi fino a 65mila euro. In base alle anticipazioni, viene abolita l’esenzione per le Partite IVA che applicano il regime forfettario, con un periodo transitorio per l’applicazione delle sanzioni (per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022, per fatture elettroniche emesse entro il mese successivo a quello dell’operazione) ed una esclusione dall’obbligo di e-fattura per i forfettari fino a 25mila euro.

Ad oggi, per i forfettari non c’è l’obbligo della fatturazione elettronica, a meno di fatture nei confronti della pubblica amministrazione. Ma molti soggetti in regime forfettario utilizzano già questa tipologia di fatturazione.

A fine 2021 era arrivato il parere positivo della commissione UE sulla richiesta italiana di estensione e potenziamento della e-fattura in chiave anti-evasione, con proroga al 2024 dell’obbligo già in vigore per tutte le operazioni B2B e l’estensione alle Partite IVA che applicano il regime forfetario, finora esclusi. Dopo l’ok di Bruxelles era necessario uno specifico provvedimento di Governo, ora inserito nel nuovo decreto Pnrr sull’attuazione degli obiettivi del Recovery Plan.

La fatturazione elettronica è il sistema digitale per emettere e trasmettere le fatture: si elimina il formato cartaceo con l'obiettivo di rendere il processo più trasparente ed efficiente, limitando l'evasione.

L'entrata in vigore della fatturazione elettronica nel 2019, che al momento esclude i regimi forfettari, ha consentito all'Italia di riuscire a recuperare imposte per circa due miliardi di euro sul fronte dell’Iva.

Per le partite Iva forfettarie che fatturano meno ci sarebbe un aggravio dei costi con l’obbligo, ma l’Italia ha messo gratuitamente a disposizione diverse soluzioni per la preparazione e il trasferimento delle fatture elettroniche.

In particolare, è stato studiato un pacchetto di programmi destinati a essere installati su computer e un'applicazione per i dispositivi mobili.

Esistono quindi appositi software per la fatturazione elettronica che servono a semplificare l’attività di fatturazione rendendola più automatica e portando vantaggi a cui potrebbero essere interessati anche i soggetti forfettari.

Con i software per la fatturazione elettronica il processo può essere automatizzato e vengono evitati errori. Inoltre la registrazione contabile delle fatture avviene in modo più veloce, ma anche più efficiente e sicuro.

L’uso di questi programmi comporta una diminuzione nei tempi da dedicare alla fatturazione, oltre a una velocizzazione e semplificazione delle comunicazioni con il commercialista.

redazione

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