fbpx

Alagna (Bankitalia): “Puntiamo sul Pnrr”

Alagna (Bankitalia): “Puntiamo sul Pnrr”

Alagna (Bankitalia): “Puntiamo sul Pnrr”

Sicilia, isola dalle molteplici potenzialità, spesso inespresse. E la sua economia ne risente rispetto alle altre regioni, così come l’occupazione. Forse con i fondi del Pnrr si potrà invertire questa tendenza negativa, insieme a nuove politiche per il turismo e magari la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il Quotidiano di Sicilia ha intervistato il direttore della sede di Palermo di Bankitalia (Banca d'Italia), Emanuele Alagna.

Economia Sicilia, l'analisi di Emanuele Alagna (Bankitalia Palermo)

I dati del turismo in Sicilia, a volte annunciati con toni trionfalistici, si attestano in realtà su numeri molto inferiori a quelli di altre regioni come ad esempio il Veneto. Secondo lei siamo ancora nella fase della potenzialità o abbiamo raggiunto livelli soddisfacenti di concretezza?

“Sicuramente ci sono margini di miglioramento. Quest’anno però registriamo un ottimo andamento sia di arrivi che di presenze e i pernottamenti hanno recuperato i livelli prepandemici, mentre in Italia siamo al -9%. Che si sia raggiunto il culmine delle potenzialità, questo no, non lo si può dire, ma potrebbe essere l’inizio di un trend positivo”.

Il graduale abbandono del reddito di cittadinanza ha stimolato i disoccupati rimasti senza sussidio a cercare una occupazione?

“In Sicilia sono molte le famiglie che godono del reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, sono circa 230 mila, e rappresentano circa il 15% del totale. Si tratta di una percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale. È uno strumento di rilevante importanza nell’Isola. Se guardo in prospettiva, vedo come in molti altri aspetti dell’economia, le potenzialità del Pnrr. Penso ad esempio alla riforma della garanzia di occupabilità dei lavoratori, che è una riforma proprio finanziata dal Pnrr con 4,4 miliardi di risorse in tutta Italia, che ha proprio lo scopo di prendere in carico 3 milioni di lavoratori per riqualificarli e creare le condizioni per una nuova occupabilità. In Sicilia sono già stati presi in carico quasi 70.000 lavoratori”.

La Bce ha fatto bene ad alzare i tassi o sta tirando troppo la corda?

“La Bce fa il suo mestiere, quello di assicurare la stabilità dei prezzi e ha l’obiettivo di riportare l’inflazione in prossimità del 2%. Abbiamo vissuto molti anni in pericolo di deflazione, la Bce è riuscita ad evitarlo, adesso siamo in una fase di inflazione, ma sappiamo anche che sono cause esterne a circuito standard economico (tensioni geopolitiche, la guerra, rincari straordinari dell’energia), quindi in questo momento l’obiettivo della Bce è sempre quello di far scendere l’inflazione e la velocità con cui sta scendendo è confortante”.

Pensa che la realizzazione del Ponte sullo Stretto potrà portare nuova occupazione?

“Certamente investimenti che abbiano un moltiplicatore positivo ben vengano, ma non ritengo di poter valutare una situazione che ad oggi si trova ancora in una fase embrionale”.

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi