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Contributi rigenerazione urbana per i Comuni sopra i 15 mila abitanti

Contributi rigenerazione urbana per i Comuni sopra i 15 mila abitanti

Contributi rigenerazione urbana per i Comuni sopra i 15 mila abitanti

Contributi da 5 milioni di euro a 20 milioni di euro ai Comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

Lo prevede un decreto del ministero dell'Interno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

La richiesta può essere presentata solo da parte dei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti non capoluogo di provincia e dai comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana e deve essere comunicata al Ministero dell’interno - Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica.

Per la validità della domanda i Comuni devono trasmettere l'istanza entro il termine perentorio delle ore 23:59 del 4 giugno 2021 esclusivamente con modalità telematica munita della sottoscrizione, mediante apposizione di firma digitale, del rappresentante legale e del responsabile del servizio finanziario.

Ciascun comune può fare richiesta di contributo per uno o più interventi per il triennio 2021-2023 nel limite massimo di:

- 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;

- 10.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;

- 20.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.

Il contributo può essere richiesto solo per la realizzazione di singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, attraverso:

- manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;

- miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;

- mobilità sostenibile.

(fonte: asvime)

redazione

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