Sono 230 i progetti ammessi al finanziamento previsto dal "Programma di riqualificazione energetica degli edifici dell`amministrazione pubblica centrale" con risorse messe a disposizione dal ministero per lo Sviluppo economico e dal ministero per la Transizione ecologica, pari a 355 milioni di euro, ma alla data del 4 dicembre scorso, dei previsti 315,8 milioni di euro di finanziamento ne sono stati liquidati solo poco più di 6,8 milioni.
E' quanto emerge dalla relazione conclusiva dell'indagine sugli "Interventi per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione centrale (2015-2020)", approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, che ha segnalato l'opportunità di una revisione normativa che non ha consentito la puntuale riqualificazione energetica degli immobili della Pubblica amministrazione centrale.
In particolare, la Corte dei Conti, nel rilevare ritardi nell'emanazione di atti regolamentari i quali hanno concorso al limitato stato di realizzazione del programma - ha segnalato l'opportunità di una revisione normativa dello strumento attuativo del programma, identificato nel "Sistema accentrato di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà dello Stato" gestito dall'Agenzia del Demanio, riducendo l'elevato numero di amministrazioni coinvolte a favore di un nuovo modello idoneo a snellire le procedure di predisposizione ed approvazione dei progetti.
(ASKANEWS)
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