Aumenta del 10% il numero dei turisti che hanno viaggiato con la principale motivazione di vivere l'enogastronomia.
I turisti che scoprono l'entroterra partendo dal mare appaiono sempre più consapevoli, attivi, esigenti, innovativi e attenti ai temi della sicurezza e della sostenibilità. È quanto emerge dalla quarta edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021, curato da Roberta Garibaldi e presentato questa mattina in Senato alla presenza, tra gli altri, del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del sottosegretario alle Politiche Agricole, Gianmarco Centinaio e il presidente Enit, Giorgio Palmucci, il capogruppo al Senato di Forza Italia, Annamaria Bernini.
Nel 2020 i turisti italiani hanno quindi riscoperto l'Italia come destinazione, scelta quasi obbligata dalle restrizioni, con le località di mare che sono diventate le porte di accesso per partecipare a esperienze enogastronomiche nell'entroterra (53% dei turisti enogastronomici), davanti alle città d'arte e alle destinazioni montane.
La voglia di vivere all'aria aperta spinge i turisti alla ricerca di sistemazioni come agriturismi (l'86% ha intenzione di alloggiarvi) e relais di campagna (59%), con una ricerca di soluzioni innovative tra cui spiccano alberghi a tema cibo-vino (56%), glamping (29%) e case sugli alberi (32%).
Nella scelta degli hotel la presenza di un'offerta che valorizza i cibi tipici locali appare sempre più determinante, e l'80% degli intervistati si aspetta una prima colazione a base dei prodotti del luogo.
Tra le regioni italiane - si legge nel Rapporto- svetta la Sicilia come metà enogastronomica più desiderata, seguita dall'Emilia Romagna, Campania, Puglia e Toscana.
La città preferita dai turisti enogastronomici è Napoli che precede Bologna, seguita da Palermo per gli italiani in generale e da Roma per i turisti enogastronomici.
"Il messaggio dato dal presidente Draghi è chiarissimo, l'Italia è aperta, il settore turistico ha riacceso i motori ed è pronto a ripartire. I 7 punti del documento approvato dal G20 sono perfettamente in linea con il turismo enogastronomici. Abbiamo la possibilità di ripartire molto velocemente e l'enogastronomia è il settore che può correre più veloce", ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.
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