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Innovazione, la Regione siciliana punta sui “living lab”

Innovazione, la Regione siciliana punta sui “living lab”

Innovazione, la Regione siciliana punta sui “living lab”

PALERMO - Dopo la scadenza dei termini per la pubblicazione sul sito della Regione siciliana dei decreti dirigenziali che hanno portato all’annullamento del decreto di nomina della commissione di valutazione per il bando “sostegno alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l'utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Lab”, è stata finalmente nominata la nuova commissione di valutazione. I componenti sono: Giuseppe Ammavuta, con funzioni di presidente, Giuseppe Vassallo e Giuseppe Lo Cascio con funzioni di segreteria della commissione. Sarà così finalmente possibile procedere nelle attività del bando, da troppo tempo bloccato, e che ha invece alla base un obiettivo di grande innovazione e crescita.

I living lab nascono per stimolare la co-progettazione attraverso un sistema di innovazione aperta, basata sulla condivisione delle conoscenze e delle capacità dei singoli per migliorare la vita comunitaria. Un lavoro di rete quindi, che si contrappone all’individualità per trovare nel gruppo le energie e le idee per costruire qualcosa che sia veramente nuovo e sempre aperto al cambiamento. Una attività complessa, che necessita di tempi di progettazione non indifferenti, vista la eterogeneità dei vari elementi coinvolti. Già a partire da questa consapevolezza all’inizio della scorsa estate il dipartimento regionale delle Attività produttive aveva deciso di concedere più tempo ai Gal, i gruppi di azione locale che hanno manifestato il proprio interesse, permettendo di presentare le domande di finanziamento entro il 30 settembre scorso, in considerazione anche del protrarsi dell’emergenza epidemiologica da coronavirus Covid-19 nonché per la complessità della progettazione esecutiva in corso.

E adesso si passa alla fase della valutazione, per poter sviluppare al meglio i living lab, percorsi di innovazione partecipati e spinti dal basso per generare nuove soluzioni ai bisogni particolarmente rilevanti nell’ottica di assicurare una elevata qualità della vita in ambito rurale. “Obiettivo del governo Musumeci è puntare sull’innovazione quale punto di partenza per il rilancio delle piccole e medie imprese dell’isola. Questa misura di sostegno alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, attraverso l’utilizzo di ambienti di innovazione come i ‘Living Labs’ permette di fare uscire il processo di ricerca dai laboratori – ha detto all’uscita del bando l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano – incoraggiando l’incontro di tutti gli attori dell’innovazione, sia interni che esterni all’impresa, coinvolgendo cittadini e utenti finali dei prodotti e servizi in cui è rilevante l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Il living lab trova vita attraverso lo strumento del Clld (Community Led Local Development), un insieme coerente di operazioni rispondenti a obiettivi e bisogni locali concepito tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali.

La dotazione finanziaria è di oltre 6 milioni e mezzo di euro, suddivisi per Clld: Eloro riceverà 950 mila euro, Etna 700 mila euro, mentre 300 mila euro vanno al Clld Castellammare del Golfo. Ancora, 200 mila euro vanno al Kalat, 450 mila a Natiblei, un milione e mezzo a Nebrodi Plus. Il Clld Rocca di Cerere riceverà 450 mila euro, Sicani 600 mila, Terre Barocca 150 mila, Terre del Nisseno 300 mila. In ultimo, il Clld Terre di Aci riceverà 300 mila euro, Valle del Belice 300 mila, Valli del Golfo 467 mila euro.

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