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Manovra, giù le tasse sulle mance: ecco cosa cambierà per camerieri e baristi

Manovra, giù le tasse sulle mance: ecco cosa cambierà per camerieri e baristi

Manovra, giù le tasse sulle mance: ecco cosa cambierà per camerieri e baristi

Con la Manovra, varata al Governo Meloni, le “somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità” vengono detassate. Stiamo parlando delle mance che, sino ad oggi, erano considerate redditi da lavoro a tutti gli effetti e soggette all’aliquota Irpef ordinaria. Ora cambia tutto, o quasi.

La Manovra ridefinisce e detassa le mance: ecco per chi

Tra le misure contenute nella bozza della legge di bilancio c’è anche la detassazione delle mance per i lavoratori di ristoranti e strutture ricettive.

Aliquota al 5%

Le “somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità“, si legge infatti nel testo, “costituiscono redditi da lavoro dipendente e, salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro” saranno soggette a una imposizione fiscale agevolata pari al 5%, sostituendo Irpef e le addizionali locali sul reddito. Il prelievo ridotto, che dovrà essere trattenuto dal datore di lavoro, si applica per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50mila euro.

Oggi le mance sono soggette all’aliquota Irpef ordinaria

L’articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), nel testo post riforma Irpef del 2004, prevede, infatti, una nozione onnicomprensiva di reddito da lavoro dipendente, non più limitata al salario percepito dal datore di lavoro: “Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere (intendendo con tale espressione la quantificazione dei beni e dei servizi) a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”.

La sentenza della corte di Cassazione

Proprio su questo presupposto si è basata la Cassazione che nel 2021 ha accolto il ricorso del fisco contro un capo ricevimento che aveva incassato circa 84mila euro di mance poi versati in banca senza dichiararli. Insomma, oggi le cose stanno così: le mance incassate dai camerieri sono soggette alle imposte sul lavoro come tutti i redditi da lavoro, anche se non sempre (eufemismo) vengono segnalate al fisco.

La decisione del Governo Meloni sulla tassa alle mance

L’esecutivo ha deciso di cambiare tutto introducendo un’aliquota agevolata al 5% comprensiva di tutte le imposte dovute. La norma dovrebbe diventare effettiva una volta che la manovra di bilancio sarà legge, probabilmente da gennaio. Sempre che non venga stralciata o emendata dal Parlamento.

La Ministra del turismo Santanchè

Secondo la ministra del Turismo Daniela Santanchè si tratta di “un segnale piccolo ma che fa capire che chi svolge il proprio lavoro bene e con merito, questo governo lo vuole premiare e aiutare, non certo punire”. Secondo Santanchè la misura aiuterà a far emergere il gettito, anche perché “sempre più gente la paga con la carta di credito”. In ogni caso si tratta di una misura che “va nello spirito del merito, chi fa bene il proprio lavoro e la mancia è una gratificazione del lavoro fatto bene”.

redazione

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