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Riforma del fisco, dall’Irpef a 3 aliquote alla Flat Tax

Riforma del fisco, dall’Irpef a 3 aliquote alla Flat Tax

Riforma del fisco, dall’Irpef a 3 aliquote alla Flat Tax

La riforma fiscale promossa dal Governo Meloni incassa il "sì" del Consiglio dei ministri che si è riunito nel pomeriggio di giovedì 16 marzo a Palazzo Chigi.

Per la premier si tratta di "una vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per le aziende".

Riforma del fisco, com'è composta il decreto di legge

Il decreto di legge che parla della riforma del fisco è costituito da 5 parti e comprende 20 articoli. Per la sua approvazione è necessario l'ok dal Parlamento, insieme al varo dei decreti delegati.

Così come comunicato dal Ministero dell'Economia, le nuove regole diventeranno operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge e intendono "semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni". Ma cosa prevede la riforma fiscale? Ecco quali sono i contenuti generali.

Riforma del fisco, aliquote Irpef scendono a 3

La novità principale riguarda il passaggio da 4 a 3 delle aliquote. Al momento sono due le ipotesi al vaglio: Due le ipotesi: 23%, 27% e 43% o 23%, 33% e 43%. Il Governo ha poi ribadito l'obiettivo della Flat Tax per tutti. Viene prevista, poi, la razionalizzazione e la semplificazione dell'Irpef che comprende redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d'impresa e diversi.

No tax area

In previsione vi è anche la revisione delle tax expenditures, che comprende più di 600 voci che pesano attualmente sul bilancio. Tra gli obiettivi della riforma fiscale è presente anche l'equiparazione delle no tax area di dipendenti e pensionati, ossia la soglia di reddito minimo sotto la quale non si è tenuti a pagare l'Irpef. Per la prima categoria la soglia è fissata a 8.174 euro, mentre per la seconda il tetto è di 8.500 euro.

Il ministero dell'Economia sottolinea, poi, novità per le imprese che assumono lavoratori. Per queste è prevista una riduzione dell'attuale aliquota Ires, con una futura eliminazione dell'Irap. Il Ministero ribadisce, inoltre, "l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell'adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all'evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva".

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