Senato approva emendamento al Decreto Milleproroghe: riapertura per la rottamazione quater

Senato approva emendamento al Decreto Milleproroghe: riapertura per la rottamazione quater

Senato approva emendamento al Decreto Milleproroghe: riapertura per la rottamazione quater

Il Senato ha approvato un emendamento al “Decreto Milleproroghe” (D.L. n. 202 del 2024) che consente ai contribuenti decaduti dalla rottamazione quater di essere riammessi presentando una dichiarazione entro il 30 aprile 2025. Questa misura è rivolta esclusivamente a coloro che avevano richiesto l’adesione alla rottamazione quater, ma non erano riusciti a rispettare i pagamenti previsti, incorrendo così nella decadenza del beneficio.

Cos'è la rottamazione quater?

La rottamazione quater offre ai contribuenti la possibilità di estinguere i debiti relativi ai carichi fiscali, pagando solo il capitale e le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Sono escluse le somme dovute per interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

La scadenza per la presentazione della richiesta di definizione agevolata era fissata al 30 giugno 2023, con possibilità di rateizzazione fino a 18 rate in cinque anni. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha inviato ai contribuenti le comunicazioni con gli importi dovuti e i moduli di pagamento.

Le prossime scadenze della rottamazione quater

Dopo la rata del 30 novembre 2024, le prossime scadenze di pagamento saranno:

  • 28 febbraio 2025 (settima rata)
  • 31 maggio 2025 (ottava rata)
  • 31 luglio 2025 (nona rata)
  • 30 novembre 2025 (decima rata)

Seguiranno ulteriori rate nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre degli anni 2026 e 2027. È confermata la tolleranza di cinque giorni, prevista dal comma 244 della Legge 197/2022, per evitare la decadenza del beneficio.

Decadenza e conseguenze del mancato pagamento

Il mancato pagamento di una sola rata comporta la decadenza immediata dalla definizione agevolata, autorizzando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione a procedere con la riscossione coattiva dell’intero debito, incluse sanzioni, interessi e aggio.

Nonostante le richieste per una nuova rottamazione quinquies, il Governo ha escluso questa possibilità per motivi di bilancio, stimando un costo di almeno cinque miliardi di euro per la mancata riscossione ordinaria.

L'emendamento approvato: una seconda possibilità per i decaduti

In alternativa, il Senato ha approvato una misura che consente solo ai contribuenti precedentemente ammessi alla rottamazione quater, ma decaduti per mancato pagamento, di regolarizzare la loro posizione. Potranno versare le rate scadute in 10 tranche con un tasso d’interesse del 2% a partire dal 1° novembre 2023, oltre a continuare a pagare le rate future alle scadenze previste.

Questa soluzione rappresenta un’opportunità per i contribuenti in difficoltà di sanare i propri debiti e consente allo Stato di recuperare integralmente le risorse, evitando che i crediti non riscossi vadano a confluire nel “magazzino” delle somme inesigibili, già pari a 1.200 miliardi di euro.

Salvatore Forastieri

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