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Sicilia, aziende agricole alla ricerca di dipendenti: giovani “divisi” tra reddito e amore per la terra

Sicilia, aziende agricole alla ricerca di dipendenti: giovani “divisi” tra reddito e amore per la terra

Sicilia, aziende agricole alla ricerca di dipendenti: giovani “divisi” tra reddito e amore per la terra

Le aziende agricole in Sicilia sono alla ricerca di dipendenti. Cercano soprattutto persone giovani, con la voglia e la forza di mettersi in gioco in uno dei settori più importanti dell'economia siciliana. Quello che trovano dopo la pubblicazione di un annuncio di lavoro, però, è un mondo giovanile "diviso" a metà: c'è chi si "accontenta" del reddito di cittadinanza e chi, invece, decide di investire sulla propria terra.

Il secondo gruppo, però, non appare abbastanza nutrito per gli imprenditori agricoli, che lamentano una carenza di lavoratori nel settore - anche con paghe e condizioni dignitose, come è giusto che sia - e danno la colpa principalmente al reddito di cittadinanza. Quello stesso reddito che presto potrebbe cambiare radicalmente forma, con l'inizio del Governo Meloni.

QdS.it ha dato voce ad alcuni imprenditori del mondo dell'agricoltura e dell'allevamento in Sicilia, per comprendere le loro posizioni e opinioni su questo problema.

Aziende agricole in Sicilia: il lavoro c'è ma i dipendenti no

La disoccupazione è un dramma in Sicilia, ma esiste un'altra faccia della medaglia: il lavoro che c'è ma - nonostante la presenza di contratto regolare e paga "adeguata" - non viene accettato o non interessa.

“Offro 1.500 euro al mese e contratto a tempo indeterminato con possibilità di crescita”, ma nessuno accetta. Questo è ciò che spiega un imprenditore agricolo, titolare di un'azienda nell'aria interna del Calatino che si occupa di produzione di ortaggi e frutta attraverso metodi naturali nel rispetto dell’ambiente.

Per alcuni la causa è il reddito di cittadinanza, una misura di sostegno che salva molti dalla povertà ma al tempo stesso rende alcune persone meno disposte ad accettare lavori faticosi o ad aprirsi nuove prospettive di carriera.

“Sono alla perenne ricerca di nuovi lavoratori, ma ai giovani – ha dichiarato il titolare di un'azienda di allevamento bestiame nell’area del Nisseno – manca la volontà di mettersi in gioco”. Un altro imprenditore che ha difficoltà a trovare personale.

Colpa del Reddito di Cittadinanza?

“I giovani di oggi sono meno propensi al sacrificio”, prosegue ancora l’imprenditore del Nisseno: “È colpa del Reddito di Cittadinanza, che sembra essere l’unica ambizione dei giovani”. A dargli ragione sono anche tanti piccoli imprenditori locali dei comuni in provincia di Catania e di Caltanissetta.

“Cerco giovani che mi aiutino nella coltivazione di ortaggi e rimborso persino le spese di viaggio”, dichiara un coltivatore diretto attivo nel Nisseno e nel Calatino. Un altro lavoratore del settore dell'agricoltura stanco di pubblicare annunci di offerte di lavoro senza ricevere risposte. “Il Reddito di Cittadinanza ostacola le domande di offerte di lavoro”, dice.

Da chi si "accontenta" del reddito a chi investe sulla terra

Il coltivatore diretto, però, precisa però che ha conosciuto anche giovani motivati e meritevoli, che vogliono impegnarsi e fare carriera. Non esiste solo la gioventù "schiava" del reddito di cittadinanza, quindi; esiste anche quella pronta a valorizzare la Sicilia e a mettersi in gioco nonostante le difficoltà.

“Sono giovani che hanno deciso di investire sulla propria terra e che coraggiosamente hanno deciso di cimentarsi nel settore agricolo”, spiega il coltivatore del Nisseno e del Calatino.

L'agricoltura "vincente" e il futuro siciliano

La Sicilia punta sull’agricoltura e risulta vincente nella qualità dei prodotti. Punta anche su un settore in evoluzione che accoglie i giovani che hanno voglia di essere i protagonisti di un cambiamento dedicandosi alla propria Terra, che per il suo clima e per la sua posizione geografica permette di creare ideali condizioni lavorative e favorisce i collegamenti con il resto dell’Europa.

Tante sono, infatti, le aziende agricole in Sicilia guidate da under 35. E il loro numero aumenta di giorno in giorno. L'agricoltura può rappresentare il futuro dell'isola in un momento in cui il futuro fa decisamente paura. Ciò nonostante, affinché si crei un futuro migliore c'è bisogno di lavoro e di giovani motivati e capaci.

I giovani siciliani sembrano distinti in due "gruppi" diversi: il primo formato da gente che si "accontenta" del reddito di cittadinanza e non cerca lavoro; il secondo, invece, è fatto di gente che, nonostante i tanti "no" e le difficoltà dei tempi, cercano di sfruttare ciò che la terra offre. Per gli imprenditori agricoli intervistati, è di questo secondo gruppo che l'agricoltura siciliana ha bisogno.

 

risuser

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