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Sicindustria Messina, Franza: "Rilanciare l’imprenditoria"

Sicindustria Messina, Franza: "Rilanciare l’imprenditoria"

Sicindustria Messina, Franza: “Rilanciare l’imprenditoria”

MESSINA - Una fase critica ma di forti cambiamenti, che possono sviluppare quelle potenzialità che è ancora possibile trovare in molti comparti economici della città ma soprattutto della provincia. L’internazionalizzazione, la transizione energetica, le rinnovabili: con queste nuove sfide Sicindustria cerca di spronare le imprese messinesi ad abbandonare i vecchi sistemi e guardare al futuro. Pietro Franza, da alcuni mesi al vertice di Sicindustria Messina, racconta al QdS le strategie dell’associazione per i prossimi anni e gli strumenti utilizzati per coinvolgere gli imprenditori locali in progetti innovativi.

Che fase è questa per le imprese messinesi?
“È un momento di transizione importantissimo, perché sta cambiando tutto. Stanno cambiando gli elementi che fanno parte del conto economico dell’azienda, dai ricavi ai costi. Per i ricavi è un dramma, perché l’effetto pandemia, insieme alla guerra, stanno influenzando il mercato. I costi dell’energia sono schizzati, non si può fare affidamento sulle spedizioni, sul reperimento delle materie prime, sui loro costi, ci sono problemi enormi nel trovare personale specializzato. C’è una grande confusione che l’imprenditore deve trasformare in scelte, stabilire come andare avanti per i prossimi tre-sei mesi perché l’orizzonte temporale si sta facendo sempre più ridotto”.

Qual è la strategia di Sicindustria in questo contesto?
“Il ruolo di Sicindustria deve essere quello di dare informazioni, fornire direzioni, fare intravedere opportunità, proporre accordi, idee. La prima cosa che abbiamo fatto è lavorare sulle internazionalizzazioni e in particolare abbiamo fatto un importante accordo con Alibaba, incontrando qui i responsabili europei e facendo accordi con aziende di servizi che aiutano a capire come entrare nella più grande piattaforma del mondo con 26 milioni di buyer e novanta Paesi coperti. Altra cosa, stiamo studiando insieme a Camera di Commercio, Struttura commissariale delle Zes e Irsap come sistemare tutte le zone industriali della provincia di Messina come Larderia, Giammoro, Villafranca Tirrena, per sfruttare al massimo le opportunità delle Zone economiche speciali. Mancano le risorse umane specializzate, quindi stiamo facendo accordi con le scuole di formazione e gli Its cittadini. Stiamo avvicinando le imprese all’Università, con le docenze e il lavoro nei laboratori di ricerca per sviluppare brevetti. Stiamo sviluppando un accordo d’area con le grandi imprese per la transizione ecologica in cui abbiamo messo insieme Università, Cnr e aziende per il progetto di una hydrogen valley nella Piana di Milazzo”.

Cos’è questa Hydrogen valley?
“Ci auguriamo che la Regione Sicilia riesca a perfezionare gli accordi con il ministero, che prevede un finanziamento di diverse centinaia di milioni di euro. La nostra idea è quella di creare una filiera a Milazzo mettendo assieme aziende come A2A, Ram e Duferco che hanno in programma investimenti nelle rinnovabili e sono in grado di produrre idrogeno verde. Significherebbe mettere insieme produttori con i consumatori, poi ci sono tutti i Comuni che potranno utilizzare l’idrogeno per la mobilità e i propri mezzi e magari anche le navi”.

Che tipo di vocazione ha il territorio che l’imprenditoria locale non ha ancora espresso?
“C’è da fare tantissimo su due o tre settori: il primo è quello agroalimentare e si può puntare all’internazionalizzazione, alla digitalizzazione per farle crescere. Altro settore può essere quello sanitario, perché la città ha un’infrastrutturazione sanitaria impressionante, per cui messa insieme tutta la filiera, dagli ospedali alle Rsa ai laboratori, fino ai centri di riabilitazione Messina può fare proprio il marketing per il turismo sanitario lavorando sulle eccellenze, creando un luogo che nel Sud Italia può essere un riferimento, organizzando anche i trasporti e gli alberghi”.

Sicindustria ha aperto un dialogo anche con le amministrazioni locali. Ch risultati ha prodotto?
“Per sviluppare tutte le iniziative bisogna lavorare insieme e c’è una grande disponibilità. C’è già un accordo con il Comune di Messina e la Città Metropolitana, c’è sintonia con i sindaci, anche quelli dei piccoli centri interessati allo sviluppo imprenditoriale, nella garanzia del lavoro e dell’ambiente. In questo c’è anche l’appoggio dei sindacati”.

Lina Bruno

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