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Wedding tourism in Sicilia, una grande opportunità

Wedding tourism in Sicilia, una grande opportunità

Wedding tourism in Sicilia, una grande opportunità

PALERMO - Un settore devastato dalla pandemia ma che potrebbe potenzialmente essere determinante per la ripartenza economica della Sicilia. Si tratta del wedding tourism, il turismo generato dai matrimoni.

Nel 2019, secondo i dati dell'Osservatorio Italiano del Destination Wedding Tourism (JFC), in Italia il settore garantiva un fatturato di circa 486 milioni di euro. Una cifra considerevole, praticamente azzerata dal Covid ma nuovamente in crescita grazie al “boom” di matrimoni previsto nei prossimi mesi.A fine 2022, il fatturato potrebbe raggiungere i 273 milioni di euro (il triplo rispetto al 2021, -44% rispetto al 2019).

In un contesto di “rinascita” dei Destination Weddings (DW), i matrimoni celebrati in un luogo diverso da quello abituale della coppia, la Sicilia può e deve distinguersi.Nel 2019, secondo i dati JFC, l’Isola deteneva il 3,3% del mercato con una performance eccellente, ma – nella lista delle destinazioni preferite – risultava più in basso rispetto a Toscana (25,6%), Campania (15,3%), Lombardia (14,3%), Veneto (8,2%), Lazio (7,2%) e Puglia (6,1%).

L’ascesa della Sicilia è stata bruscamente arrestata dalla pandemia: “L’impatto - ha spiegato al Quotidiano di Sicilia Manlio Messina, assessore regionale al Turismo - è stato forte, specie per tour operator e agenzie di viaggio, tanto che il Governo regionale ha voluto aiutare con contributi economici queste realtà messe in ginocchio dalla pandemia, che hanno fermato completamente la loro attività. Contiamo però su una ripresa, che è già iniziata l’anno scorso e che andrà avanti spedita quest’anno”.

Le potenzialità per la Sicilia sono tante

“La nostra regione - prosegue Messina - ha per sua naturale bellezza potenzialità enormi. Il wedding tourism è un’opportunità per gli operatori e per il turismo di incoming e per chi privilegia le location dell’Isola come luoghi deputati alle nozze”.

“Stiamo puntando sul brand ‘Wedding in Sicily’ perché crediamo nelle molteplici qualità dell’Isola come elemento di attrazione sotto più punti di vista. Con il nostro progetto ‘See Sicily’ sarà possibile anche per le coppie di futuri sposi usufruire di opportunità come notti gratuite per i propri ospiti e il 50% di sconto sul prezzo del biglietto di tutti i voli, nazionali, europei e intercontinentali”, spiega l’assessore.

Puntare sugli incentivi e su un’offerta turistica di qualità

Puntare sugli incentivi e su un’offerta turistica di qualità: è questa la missione. La posizione è sposata anche dalla wedding planner Anna Reina, che sottolinea: “Con il DW non lavorano solo i fornitori e gli esperti del settore wedding, lavora un’intera regione”. Perché? Facile: il matrimonio in Sicilia è molto più di una cerimonia. È un’esperienza, che oltre alla prenotazione della location delle nozze include spesso tour enogastronomici, escursioni, visite culturali e molto altro.

Il matrimonio come un vero e proprio viaggio-esperienza

“I viaggi durano 7/10 giorni e, a differenza del passato, il matrimonio si vive ormai come un vero e proprio viaggio-esperienza. La Sicilia offre tantissimo, in termini di risorse ma anche di storia e cultura. Il Destination Wedding è fondamentale per il turismo locale”, spiega Anna Reina.

La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare location per matrimoni ed eventi di lusso?“Da diverso tempo, l’Isola risponde alla domanda degli sposi con servizi e proposte accattivanti”, commenta ancora l’assessore Manlio Messina, sottolineando l’impatto negativo della pandemia ma mostrandosi fiducioso per il prossimo futuro.

Lo scorso marzo, l’Assessorato al Turismo ha partecipato al Salone Nazionale del Matrimonio al centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania. Per l’occasione, sono stati allestiti un Info Point Irfis e uno stand promozionale della Regione dedicato al “brand Sicilia”, spazi creati “con l’obiettivo di qualificare l’offerta per rispondere alla domanda di eventi di lusso proveniente sia dai Paesi europei, sia da mercati emergenti”.Un obiettivo che si spera di vedere presto realizzato per il benessere socio-economico di un’Isola con ancora troppo potenziale inespresso.

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