Dopo la crescita registrata a luglio, ad agosto, come negli anni passati, si è interrotto il processo di creazione di nuovi posti di lavoro che tipicamente si concentra nei primi sette mesi dell'anno.
Sono stati attivati 375 mila impieghi a fronte di 411 mila cessazioni: il saldo è stato negativo e pari a -36.000 posizioni, un valore significativamente migliore di quello registrato nello stesso mese del 2019 (-77.000).
Dall'inizio del 2021 sono stati creati oltre 830.000 posti di lavoro, a fronte dei 327.000 del 2020 e dei 689.000 del 2019. Quasi il 90 per cento dei posti di lavoro creati dall'inizio del 2021 è stato attivato con un contratto a termine (al netto delle cessazioni).
La modesta dinamica delle posizioni a tempo indeterminato, marcatamente inferiore anche a quella osservata nel 2020, risente del numero ancora esiguo di nuove assunzioni e trasformazioni di impieghi già in essere (-23,8 per cento nei primi otto mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2019).
E' quanto riporta una nota congiunta di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Banca d'Italia.
(Italpress)
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