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Formazione, elenco di esperti per la certificazione delle competenze

Formazione, elenco di esperti per la certificazione delle competenze

Formazione, elenco di esperti per la certificazione delle competenze

di Michele Giuliano -

PALERMO - Novità nel mondo della formazione professionale: le commissioni d’esame per il rilascio delle qualifiche finali non saranno più composte solo dai docenti degli enti, guidati da un presidente proveniente dall’assessorato regionale alla Formazione professionale, ma saranno presenti anche degli esperti del settore a cui il corso di formazione si rivolge.

A questo scopo, la Regione ha avviato le procedure per l’istituzione dell’albo degli esperti di settore, un elenco a cui potranno iscriversi tutti i professionisti di vari ambiti lavorativi che vorranno rendersi disponibili per svolgere le attività di valutazione finale previste per il conseguimento delle qualifiche.

Si tratta di un ulteriore passaggio per la completa attuazione del Sistema di Certificazione regionale, istituito nel 2016, che prevede la costituzione di un elenco degli esperti, aventi requisiti appropriati, suddiviso in aree professionali ed eventuali sotto-aree professionali in cui si articola il Repertorio regionale delle qualificazioni.

È stata quindi attivata una procedura di evidenza pubblica per la raccolta e selezione di candidature individuali, identificando in primo luogo i requisiti richiesti per la candidatura, le modalità di presentazione della candidatura, i criteri secondo cui verrà effettuata la selezione, le aree professionali ed eventuali sotto-aree professionali per le quali è possibile candidarsi, le eventuali aree territoriali per le quali è possibile candidarsi, l’entità del compenso o rimborso, la procedura per la valutazione di ammissibilità delle istanze e le modalità e i termini per la presentazione delle domande.

Un nuovo passo avanti per rendere il sistema formazione professionale in Sicilia più efficace dal punto di vista didattico, portando nel mondo del lavoro lavoratori che siano in grado di lavorare con capacità e competenza. Un programma di lavoro che però fa a pugni con la cruda realtà di un settore che si è fermato per diversi anni, che sembrava dover risorgere, con tanto di proclami, con l’avvio dell’Avviso 2 nel 2018, ma che si è ritrovato nuovamente arenato, senza futuro.

Difficoltà sin dall’inizio, con un click day convulso, attività partite a singhiozzo e rilascio dei finanziamenti ancora più lento del solito. E soprattutto, nessuna programmazione per il futuro.

Questa estate, dopo anni di lotte a forza di ricorsi, è stata emessa la graduatoria definitiva dell’Avviso 8/2016, per cui gli enti di formazione hanno potuto presentare la progettazione esecutiva nello scorso mese di ottobre. Una progettazione che risale a 4 anni fa, per cui gli stessi enti si sono trovati in difficoltà, vista la velocità con cui il mondo del lavoro cambia e si trasforma, e rende subito obsoleti qualifiche che fino a pochi anni prima andavano per la maggiore.

L’avviso 8 potrebbe essere una piccola boccata d’aria, con 136 milioni di euro da spendere, per il settore, in quanto, dopo la revisione imposta dal Cga, ha permesso a molti enti storici di rientrare nel giro, grazie ai criteri 'A1' e 'A2' del bando, relativi all’esperienza nel settore dell’ente di formazione e del personale coinvolto nel progetto, che in una prima fase erano stati trattati in maniera tale che anche enti senza alcuna esperienza potessero guadagnare punti sulla base di una “promessa” di assunzione di personale con una certa anzianità.

Nel primo grado di giudizio, il Tar Palermo, aveva già dichiarato che le modalità di attribuzione dei punteggi risultassero “viziate da profili di palese illogicità, in quanto finalizzate ad appiattire la diversificata esperienza degli enti partecipanti”.

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