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Formazione professionale, in 61 riammessi con riserva all’Albo

Formazione professionale, in 61 riammessi con riserva all’Albo

Formazione professionale, in 61 riammessi con riserva all’Albo

PALERMO - Nuovi inserimenti nel rinnovato albo degli operatori della formazione professionale. Si tratta tecnicamente di 61 reinserimenti, dopo i ricorsi presentati da chi era stato escluso per condanne penali o carichi pendenti.

A seguito della verifica dei documenti presentati, il casellario giudiziario è risultato negativo, per cui è stato possibile per i richiedenti essere reintegrati nell’elenco dei formatori. Altri 12 operatori non hanno presentato alcuna documentazione, per cui sono rimasti fuori dalle liste.

Questo dovrebbe quindi essere l'ultimo mattone alla nuova alba della formazione siciliana finanziata dalla Regione, cioè il primo vero passo, quello dell’aggiornamento dell’albo, figlio della riforma della formazione professionale varata lo scorso dicembre.

Le richieste sono state inviate durante il lockdown, attraverso una procedura esclusivamente informatica, e terminata con la pubblicazione del nuovo elenco. Si tratta di 5 mila nominativi: un numero parecchio ridotto rispetto a pochi mesi fa, quando l’albo contava oltre 8 mila iscritti. Il discrimine, rispetto a prima, è dato dall’impossibilità di rimanere in lista se già impegnati in un'altra attività lavorativa a tempo pieno.

Il nuovo elenco è piuttosto scarno: per singolo nominativo sono indicati soltanto il luogo di nascita e il titolo di studio, ignorando il livello e l’anzianità di servizio, elementi fondamentali per rendere l’albo veramente leggibile e fruibile.

È stato un percorso segnato da parecchie polemiche, legate anche al fatto che la procedura sia stata resa possibile nel pieno del periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da covid-19, quando non era possibile rivolgersi ad alcuno per un eventuale aiuto per procedere all’inserimento dei dati, per i quali era necessario essere in possesso di computer, scanner e connessione internet; d’altra parte, per gli interessati è fondamentale rimanere all’interno dell’elenco, perché agli attuali iscritti, sebbene l’albo debba considerarsi ad esaurimento, si applicheranno, fino al 2030, le tutele già in vigore, garantendo quindi la priorità assunzionale per quanti regolarmente registrati e con data di assunzione antecedente il 31 dicembre 2008, data di blocco delle assunzioni stabilita dall’allora governo regionale del presidente Raffaele Lombardo.

La procedura di iscrizione ha previsto che gli interessati accedessero al ‘Sistema Albo Registro Formatori’ attraverso l’indirizzo sarf.formasicilia.it, e lì si siano registrati inserendo i propri dati anagrafici, indirizzo di posta elettronica e codice fiscale.

Per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo, scatterà poi l’obbligo di aggiornamento professionale, i cui criteri, tempi e modalità saranno successivamente comunicati dall’amministrazione. La procedura per la conferma della propria iscrizione all’albo è stata congegnata in modo molto semplice: prima bisognava accedere al portale dedicato, nel quale registrarsi comunicando la propria mail e l’indirizzo di posta elettronica certificata. Attraverso di esso, infatti, saranno effettuate tutte le comunicazioni ufficiali.

Ancora, è stato digitato il proprio codice fiscale, per un controllo preventivo, e già in questa prima fase è stato comunicato se si possiede in atto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e pieno in settori diversi da quello della formazione professionale. In risposta, il sistema prevede un avviso in cui viene motivata l’esclusione dall’Albo, e pertanto non sarà stato possibile definire la pratica. Nel passaggio successivo, è stato possibile inserire i dati di residenza, le dichiarazioni e i documenti, e la conferma della pratica.

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