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Il “progetto” di Cgil contro disoccupazione e precarietà

Il “progetto” di Cgil contro disoccupazione e precarietà

Il “progetto” di Cgil contro disoccupazione e precarietà

Un dibattito nel giorno della fiducia al Governo. Oggi, al Teatro Stabile di Catania, si è svolto il dibattito "Un progetto per la Sicilia" di Cgil. Al teatro Stabile di Catania un confronto su problemi e soluzioni per l'Isola. Con la partecipazione di Alfio Mannino, segretario regionale, e di Maurizio Landini, segretario nazionale.

Nella sala gremita di gente i candidati alle primarie in Sicilia Claudio Fava e Caterina Chinnici. Assente a causa Covid Barbara Floridia. Presente Giovanni Burtone, Anthony Barbagallo, Salvo Nicosia, il rettore di UniCt Francesco Priolo e diversi sindaci siciliani.

Ad aprire il tavolo le letture di due famosi attori: Debora Bernardi, che ha letto un estratto del libro di Stefano Massini "7 minuti: consiglio di Fabbrica"; Nicola Costa, che ha letto l'ultimo discorso di Giuseppe Di Vittorio, sindacalista, politico e antifascista italiano che partecipò anche all'Assemblea Costituente.

Precarietà e disoccupazione in Sicilia

Il dibattito, moderato dal giornalista Mario Barresi, ha messo in chiaro i problemi più urgenti in Sicilia, dove il tasso di disoccupazione cresce (19%), in controtendenza rispetto al dato nazionale.  All'Isola il triste primato di regione Ue per disoccupazione giovanile, che supera il 40%.

Precarietà del lavoro, incertezza sulle prospettive future, mancanza di adeguati investimenti su settori strategici come il turismo e l'agricoltura, disaffezione nei confronti della politica, assenza di politiche scolastiche mirate a contrastare la carenza di competenze e, al tempo stesso, a incrementare l'occupazione femminile. La Sicilia non sembra guardare al domani con ottimismo.

Alfio Mannino: gli errori della destra e della sinistra in Sicilia

Ma il governo Musumeci è riuscito ad avere una voce positiva in capitolo? No, secondo il segretario regionale Cgil Alfio Mannino. "Il Governo regionale non dà le risposte che la nostra terra si merita", ha detto. Non le ha date nemmeno per le grandi questioni sulle quali avevamo acceso i riflettori, come quella della Forestale e di Almaviva. Non ha gestito a dovere i centri per l'impiego, né è stato capace di difendere la Sicilia dalle politiche scellerate dettate dal ministro Giorgetti".

Il chiaro riferimento è alla bocciatura dell'area di crisi Lukoil. "Non è possibile che il ministro non ritenga Priolo un'area di interesse nazionale, delegando la questione esclusivamente alla Regione. Né è possibile che il Governo regionale non batta ciglio davanti a simili parole".

La Sicilia si avvicina alle primarie e, poi, alle elezioni regionali. "Alle ultime amministrative più del 50% dei siciliani non è andato alle urne e le enormi differenze tra le preferenze dei singoli quartieri dice molto", ha spiegato Mannino.

"Le primarie non stanno rinsaldando i cuori. L'unica preoccupazione della sinistra non può essere quella della ricandidatura di Nello Musumeci. Alle primarie ci troviamo davanti a proposte di grande cambiamento che possono tornare a stimolare i giovani siciliani, troppo spesso costretti a emigrare".

Il Pnrr? Anche per questo le aspettative sono state deluse: "Il 60% dei fondi sarà destinato alle PA più forti e alle infrastrutture che esistono già, che sono dotate di linee autonome di finanziamento che verranno così sostituite - precisa il segretario -. Un'altra occasione persa".

Lavoro in Sicilia, il "progetto" di Cgil

L'obiettivo di Cgil è quello di far valere i diritti dei lavoratori e di farsi portavoce delle loro esigenze, guidando un cambiamento che possa rendere centrale il mondo del lavoro.

"A livello nazionale occorre che si faccia subito un riforma dell'istruzione e che vengano assicurati i servizi alle donne. I piccoli siciliani vanno a scuola ancora a tempo ridotto e ogni settimana, di base, perdono due ore di lezione rispetto agli studenti delle altre regioni", ha fatto sapere Alfio Mannino. "Se ci fossero, si potrebbe impiegare molti più insegnanti ed evitare che molti siano costretti a raggiungere il Nord per lavorare".

E poi c'è la questione del Ponte sullo Stretto: "È un falso problema. In attesa che il dibattito sulla fattibilità si concluda, si possono già utilizzare le navi che consentono il transito dei treni senza la loro divisione in vagoni. Riducendo così a meno di un'ora il tempo dello spostamento dalla Sicilia alla Calabria".

Cgil Sicilia punta pure al rafforzamento dei settori produttivi e delle aree interne: "È fondamentale potenziare l'agricoltura, vista anche la carenza di grano [8]. E consentire agli abitanti delle aree interne connessioni tali che possano ridurre lo spopolamento", conclude Mannino.

Ivana Zimbone

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