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Palermo, ospedale Di Cristina, personale carente e disagi

Palermo, ospedale Di Cristina, personale carente e disagi

Palermo, ospedale Di Cristina, personale carente e disagi

Il Covid che riprende a circolare in maniera vigorosa colpisce sempre chi è in prima linea, molti operatori sanitari si contagiano e così lasciano posti vacanti da dover coprire. All’ospedale “Di Cristina” di Palermo i genitori dei bambini fragili sono sempre più preoccupati, perché il reparto di Malattie Metaboliche Rare al terzo piano maggiore, aperto grazie all’allora direttore generale Giovanni Migliore, è stato sottratto ai bambini fragili quando è esplosa la pandemia, per ricavare posti Covid. Motivo per cui si trovano adesso al secondo piano in un reparto di appoggio in cui, però, ci sono dei problemi strutturali, ad esempio, (come si evince dalla foto) la vasca non funziona, ciò significa che una mamma che sta ricoverata con un figlio per 15 giorni non può farsi neanche una doccia.

La madre di un bambino metabolico di 9 anni ha scritto delle lettere alle direzioni dell’Arnas, inviate anche a Qds, per lamentare la situazione: «Sono la madre di un bimbo di 9 anni affetto da una malattia metabolica rara che da 15 giorni è ricoverato a causa della sua condizione di salute al secondo piano maggiore. Mi rivolgo all'ospedale dei bambini perché dovrebbe dare un aiuto a mio figlio, con assistenza di qualità – scrive Anna Maria Cuttitta – Questo, purtroppo, avviene con tante difficoltà e dobbiamo lottare per tutelare i nostri figli. Un reparto ci è stato destinato, ma al solito si verifica sempre che si accontentano le persone per qualche tempo, poi appena succede qualcosa siamo noi i primi a cui togliete spazio e personale – scrive la signora Cuttitta - Non basta avere un reparto di malattie metaboliche, servono Oss e infermieri specializzati perché non tutti hanno l’esperienza necessaria per trattare i nostri bambini. Invece, il personale si muove da un reparto all’altro anche con il rischio di trasmettere infezioni. È una situazione inaccettabile in un ambiente protetto come dovrebbe essere l’ospedale. I nostri figli sono bambini molto delicati».

Personale carente, risponde il dg dell'Arnas Civico

Sul personale si sta comunque cercando una soluzione, così come stanno facendo un po’ tutte le strutture ancora pienamente impegnate nella lotta alla pandemia, come confermato a Qds da Roberto Colletti, direttore generale dell’Arnas Civico: «Può capitare qualche forzatura nei turni di lavoro, ma si tratta di eccezioni legate al Covid.

Soffriamo un po’ la carenza di personale ma sopperiamo. Inoltre, nei prossimi giorni sarà pubblicata dall’Arnas una selezione con graduatoria libera, per tutte le figure professionali, alcune delle quali saranno destinate all’ospedale dei bambini. Il bando è già stato deliberato e non c’è un numero di posti prestabilito, si farà una graduatoria e in base ai posti che bisognerà coprire saranno chiamati medici, infermieri e Oss».

Sonia Sabatino

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