Ripartita ieri a mezzogiorno all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) l’esame della Legge di Stabilità, con il focus sull’articolo 3. La seduta ha seguito una giornata tumultuosa segnata da un voto contrario, a scrutinio segreto, su un emendamento relativo al Bilancio consolidato che includeva fondi per le spese di rappresentanza del presidente della Regione, Renato Schifani.
Segnale di malcontento nella maggioranza
Il voto ha portato all’abolizione delle spese destinate al cerimoniale e alle pubbliche relazioni del presidente, lanciando un chiaro segnale di malcontento tra i ranghi della maggioranza. Questo episodio ha creato tensioni a Palazzo dei Normanni, dove una lunga sospensione dei lavori ha visto riuniti i membri del governo regionale e i deputati della coalizione.
Il nodo politico e il rinvio dell’Agenzia per gli investimenti
Al centro del dibattito c’è la contrapposizione tra le esigenze politiche del presidente Schifani e le richieste di risorse per il territorio avanzate dai deputati. Tra le proposte contestate, la creazione di un’Agenzia regionale per la promozione degli investimenti, stimata a 1,5 milioni di euro all’anno, è stata accantonata per il momento, rimandando la discussione a una fase successiva.
Il maxi emendamento e le misure attese
La Giunta regionale sta lavorando a un’integrazione della Legge di Stabilità attraverso un maxi emendamento che includerà diverse misure chiave. Tra queste, un’iniziativa per incentivare i consumi in Sicilia e un intervento per coprire parte degli interessi su un mutuo da 100 milioni di euro richiesto dall’Università di Palermo con il sostegno della Regione.
La strategia del Governo punta a ottenere il consenso dell’Ars, inclusa la sua stessa maggioranza, per sbloccare l’articolo accantonato relativo all’Agenzia per gli investimenti.
Calendario serrato e votazioni in vista
Dopo l’approvazione dell’articolo 2, che introduce norme sulla territorialità della riscossione dell’imposta di bollo, il dibattito riprenderà oggi dall’articolo 3, riguardante la tassa automobilistica regionale. I nodi più complessi si concentrano sugli articoli successivi, con il tempo che stringe: entro il 28 dicembre, termine ultimo previsto dal regolamento, la finanziaria dovrà essere approvata.
Per rispettare la scadenza, l’Ars potrebbe ricorrere a sedute straordinarie fino a tarda sera, includendo giornate festive e forse anche sabati.
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