No secco all'autonomia differenziata.
E' questa la posizione del PD Sicilia, con il segretario regionale Anthony Barbagallo che ha annunciato un ordine del giorno che verrà depositato in tutti i consigli comunali dell'Isola dagli amministratori dem.
"L'autonomia differenziata promossa dal governo Meloni e gestita dal ministro leghista Calderoli è pericolosa per la tenuta sociale dell'Italia e per la condizione economica della Sicilia - le parole di Barbagallo - ed è, per questo, da contrastare con ogni mezzo e a tutti i livelli"
"Vogliamo contrastare un disegno che penalizza tutta la Sicilia"
"Il Pd siciliano intende promuovere a partire da oggi – continua il segretario regionale - una iniziativa che arriva in tutti i 390 comuni siciliani, dalle tre città metropolitane ai più piccoli dei nostri centri. Attraverso i nostri sindaci, assessori, consiglieri comunali, presenteremo un ordine del giorno che in tutte le comunità affermi l'opposizione a questo progetto di autonomia differenziata voluta dal governo Meloni. Chiediamo che in tutti i consigli comunali si discuta e si prenda una posizione chiara, è un appello che rivolgiamo anche ai tantissimi amministratori non del Pd ma che, come noi, condividono questa battaglia e vogliono unirsi per contrastare un disegno che penalizza la Sicilia, i cittadini, la nostra realtà sociale ed economica e che finirebbe per creare cittadini di serie A e di serie B".
Il documento sarà portato all'attenzione dell'Ars
Da oggi, il testo dell'ordine del giorno sarà inviato, tramite i segretari provinciali, a tutti gli amministratori che si faranno promotori di questa battaglia che parte dal basso “e da ogni singola comunità con l'obiettivo di far sentire la voce dei cittadini siciliani e delle istituzioni locali, per fermare il rischio di una secessione silenziosa che il Pd Sicilia contrasterà con ogni forza”. Il documento, preparato dalla segreteria regionale con il contributo fondamentale di Franco Piro e Giacomo D’Arrigo, sarà anche portato all'attenzione dell'Ars e del parlamento nazionale e costituisce l'inizio di una campagna di mobilitazione.
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