Sono in totale 2.290 le persone con disabilità psichica in Sicilia ricoverate nel 2020. "Il governo Musumeci - continua Scavone - ha ben presente le difficoltà dei Comuni nell'erogazione di un servizio essenziale come questo la cui spesa è spesso incompatibile con le disponibilità dei bilanci degli enti locali. Occorre ora che si pensi a riorganizzare l'assistenza psichiatrica in maniera tale che ruoti intorno al Progetto terapeutico individualizzato e che si fondi sulla presa in carico globale dell'utente attraverso l'introduzione di percorsi assistenziali flessibili che prevedano oltre alla residenzialità anche attività domiciliari, sostegno socio-familiare, inclusione socio lavorativa e housing sociale".
«A breve - continua l'assessore - attraverso la cabina di regia permanente per l'integrazione sociosanitaria istituita di concerto con l'assessorato alla Salute a inizio dell'anno, determineremo le risorse da corrispondere ai Comuni rispettivamente per la quota sanitaria e per quella socio-assistenziale, nonché le modalità di monitoraggio e controllo delle comunità alloggio per disabili psichici.
Lo scopo è duplice: da un lato evitare i gravosi contenziosi, verificatisi in passato, tra amministrazioni locali e Asp, dall'altro venire incontro ai sindaci chiamati dalla normativa vigente all'onere complessivo della spesa di mantenimento dei disabili psichici in strutture di tipo familiare alternative ai presidi ospedalieri».
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