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Elezioni, tutti d'accordo: meno tasse sul lavoro e stipendi più alti per i prof

Elezioni, tutti d'accordo: meno tasse sul lavoro e stipendi più alti per i prof

Elezioni, tutti d’accordo: meno tasse sul lavoro e stipendi più alti per i prof

Politici tutti d'accordo su due cose: la riduzione delle tasse sul lavoro e l'aumento degli stipendi degli insegnanti per avvicinarli a quelli europei. Sulle sanzioni alla Russia, invece, scontro Salvini-Letta: il leader della Lega: 'Chiedo di valutare l'utilità dello strumento, doveva dissuadere Putin nell'attacco ma finisce con il favorirne l'economia'. Il segretario Pd: 'L'Italia deve essere molto netta, mantenere le sue alleanze, e non cambiare linea'.

Al Meeting di Cl in corso a Rimini si è svolto il primo faccia a faccia dei principali esponenti delle forze politiche che il prossimo 25 settembre si presentano alle urne. Introdotti da Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, si sono confrontati sui principali temi politici, Luigi Di Maio, Capo Politico di Impegno Civico; Enrico Letta, Segretario Nazionale del Partito Democratico; Maurizio Lupi, Capo politico Noi Moderati, Presidente Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà; Giorgia Meloni, Presidente Nazionale di Fratelli d’Italia; Ettore Rosato, Presidente Nazionale di Italia Viva; Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega; Antonio Tajani, Vicepresidente di Forza Italia.

Sul tema del lavoro, seppure con sfaccettature diverse, c'è stato un accordo sulla riduzione delle tasse. "Il salario minimo è fondamentale, ma va gestito nelle relazioni tra parti sociali. Ma la cosa più importante è stabillire che tutto quello che possiamo mettere in riduzione tasse va messo nel settore del lavoro. Se non siamo in grado di fare una scelta choc non avremo un futuro di speranza", ha detto Letta. "Incentivare il lavoro e non la finanza. Quindi eliminiamo gli stage gratuiti: il primo lavoro deve essere pagato. Solo così i nostri figli restano in Italia".

"Il tema del salario non si risolve solo con il salario minimo. Il problema semmai è un altro e su questo sono d'accordo con Enrico Letta: l'unico modo" per aumentare gli stipendi "è abbassare la tassazione sul lavoro. Tagliare il cuneo fiscale per aumentare i soldi in biusta paga, sono assolutamente convinta che parlare solo di salario minimo non risolve il problema, dobbiamo parlare del tema del cuneo fiscale", ha detto Giorgia Meloni.

Per Salvini occorre invece "reintrodurre i voucher: meglio un lavoro vero e ben pagato a un non lavoro e al lavoro nero". "Detassare straordinari e premi ai dipendenti ai collaboratori. Poi sul reddito di cittadinanza, il 17% di chi lo percepisce è un disabile o ha un disabile in famiglia e a loro non va tolto. Chi rifiuta un lavoro invece lo perde. Poi flat tax. oggi è una realtà. Chi scommesse su se stesso paga già poco. Noi proponiamo di alzare la soglia e nell'arco dei 5 anni estenderlo non ai milionari, ma a famiglie, pensionati, monoreddito o famiglie bireddito ma a basse entrate". "La mia idea è quella di lasciare il reddito di cittadinanza a chi non può lavorare, quindi minori, anziani non autosufficienti e disabili. Per quello che riguarda il milione di lavoratori abili, trasferire quei soldi alle aziende, per creare voucher lavoro e toglierli a chi rifiuta l'offerta di lavoro".

"Anni fa Giovanni Paolo II venne qui e dice che le risorse sono dell'uomo quando le raggiunge con il lavoro: il lavoro è il valore della tua partecipazione nella società. Il reddito ha un paradosso: diamo sino a 700 euro a un giovane valido quando un disabile prende molto meno. Se vuoi aiutare i ragazzi ad avere un futuro devi dare quelle risorse a chi assume. Il lavoro ha sempre una dignità. Tra stare a casa e lavorare è sempre meglio lavorare. Sono stata attaccata per aver fatto la cameriera: ma ho imparato di più facendo la cameriera che stando in Parlamento". Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, al Meeting di Cl.

"Oggi" ci sono "giovani che guadagnano 2 o 3 euro all'ora e non è giusto. Ma la contrattazione sul salario minimo la dobbiamo fare con le aziende". Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Ic Luigi Di Maio durante un incontro al Meeting Cl. Sul reddito di cittadinanza, ha risposto: "Gran parte del sistema dei centri dell'impiego ha fallito. Io sono d'accordo sulla norma che dice 'meglio permettere alle aziende di fare proposte'". "Non sono d'accordo - ha aggiunto - ad abolire il Rdc per i disabili o inabili al lavoro" perché è utile ad "aiutare una fetta fragile e debole della popolazione. Tutti questi argomenti vanno, comunque, affrontati in un'ottica Ue".

Sul tema guerra Russia e Ucraina, la tensione è statat forte. "Guardiamo i numeri: le sanzioni colpiscono più i paesi sanzionatori e la Russia sanzionata", ha detto il leader leghista Matteo Salvini, esortando i partititi a "valutare l'utilità dello strumento" e ricordando comunque che "la Lega finora ha sempre approvato tutto, in Italia e in Europa". "La cosa peggiore che si possa fare è dare segnali di cedimento a Putin: su questo l'Italia deve essere molto netta, mantenere le sue alleanze, e non cambiare linea. Farlo vorrebbe dire darla vinta a Putin che sta ricattando l'Italia e la Ue. Al ricatto non si risponde con il cedimento", gli ha risposto il segretario del Pd Enrico Letta.

Altro tema su cui c'è stato un consenso generale è stato l'innalzamento degli stipendi degli insegnanti. "Dal 2022 al 2027 cinque anni per far sì che i nostri insegnanti siano pagati come la media degli insegnanti europei", ha detto Letta. Che ha aggiunto, tra i fischi della platea: "Dobbiamo rendere obbligatoria la scuola d’infanzia e aumentare l’obbligo scolastico fino alla maturità". Per Giorgia Meloni, "in Italia serve un sistema serissimo di borse di studio, serve tutelare scuole paritarie e sussidiarietà, penso che serva reintrodurre i voti nella scuola primaria e valorizzare l’esame di maturità, credo nel valore del giudizio. Abbiamo una scuola che è diventata una macchina di diseguaglianza. Chi ha maggiori possibilità familiari avrà una formazione migliore". Salvini lancia una proposta:" Facoltà di medicina: mancano medici. Perché non possiamo copiare il sistema francese: in Francia tutti accedono al primo anno di facoltà di medicina, la selezione non la fai prima di cominciare, ma alla fine del primo anno".

"Non bisogna distribuire soldi ma educazione. Siamo saliti con i fondi del PNRR dall’11 al 18%. La scuola ha un compito fondamentale: creare persone adulte capaci di affrontare la realtà e formare la persona", ha detto Maurizio Lupi.

fonte: Italia Oggi

redazione

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