Giorgia Meloni sul caso Santanchè: “Va fatta una valutazione, ma non ho ancora deciso”

Giorgia Meloni sul caso Santanchè: “Va fatta una valutazione, ma non ho ancora deciso”

Giorgia Meloni sul caso Santanchè: “Va fatta una valutazione, ma non ho ancora deciso”

Dopo giorni di silenzio, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato la vicenda che coinvolge Daniela Santanchè, ministra del Turismo rinviata a giudizio nel procedimento legato a Visibilia. Le opposizioni, con il M5S in testa, ne chiedono le dimissioni, arrivando a presentare una mozione di sfiducia.

Da Fratelli d’Italia, e dalla stessa Meloni, il sostegno alla ministra è apparso tiepido. La premier, parlando da Gedda, in Arabia Saudita, ha dichiarato: “Non c’è nessun braccio di ferro, nessun imbarazzo”. Tuttavia, un incontro tra Meloni e Santanchè non è ancora avvenuto, ufficialmente per via degli impegni della premier. “La vedrò e faremo una valutazione in un clima sereno”, ha assicurato Meloni, precisando che il rinvio a giudizio non rappresenta, di per sé, un motivo sufficiente per chiedere le dimissioni. La premier ha lasciato intendere che sarà la stessa Santanchè a decidere se il procedimento giudiziario possa compromettere il suo operato, che finora è stato giudicato “ottimo”.

Intanto, la visita di Santanchè lunedì al “Villaggio Italia” è stata organizzata per evitare imbarazzanti incontri con la premier, segno di una gestione cauta della situazione. Meloni ha inoltre respinto con fermezza le critiche delle opposizioni, dichiarando di non accettare “lezioni” da loro.

La scarcerazione di Almasri e le richieste di chiarimenti

Un altro tema caldo riguarda la scarcerazione e il rimpatrio di Osama al-Najeem Almasri, noto come il “torturatore di Mitiga”. Arrestato a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale (CPI), Almasri è stato liberato e rimpatriato in Libia con un volo di Stato a causa di un “cavillo” procedurale, che avrebbe richiesto un atto del Ministero della Giustizia per trattenerlo.

Le opposizioni e la stessa CPI hanno chiesto spiegazioni, ma Meloni ha sottolineato che la scarcerazione è stata disposta dalla Corte d’Appello di Roma, non dal governo. “Non è una decisione del governo”, ha ribadito, aggiungendo che l’esecutivo ha agito prontamente per espellere Almasri, considerato “pericoloso”, e rimpatriarlo secondo le procedure standard. La premier ha annunciato che saranno forniti chiarimenti alla CPI, ma ha anche chiesto spiegazioni sui ritardi del mandato d’arresto, emesso dopo che l’uomo aveva già attraversato diversi Paesi europei.

Riforma della giustizia e operazioni finanziarie

Nel giorno in cui l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha protestato contro la riforma che separa le carriere dei magistrati, Meloni si è detta “rammaricata” per quanto avvenuto nelle aule delle Corti d’Appello. Sul fronte economico, invece, la premier ha espresso soddisfazione per l’operazione di mercato che vede Monte dei Paschi di Siena lanciare un’OPA su Mediobanca. Questo potrebbe portare alla creazione di un “terzo polo bancario” sotto il segno dell’italianità, utile per garantire la sicurezza dei risparmi degli italiani.

La missione in Medio Oriente continua

Durante la sua visita alla nave scuola Amerigo Vespucci, Meloni l’ha definita un “simbolo” del Paese, sottolineando l’importanza di una collaborazione collettiva per affrontare le sfide, “soprattutto quando il mare è tempestoso”.

Dopo Gedda, la premier si recherà ad al-Ula, nel nord dell’Arabia Saudita, per firmare diversi accordi bilaterali, concludendo la sua missione lunedì in Bahrein prima di rientrare a Roma.

(askanews)

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