fbpx

Export, la Sicilia vola, +26% rispetto al 2020

Export, la Sicilia vola, +26% rispetto al 2020

Export, la Sicilia vola, +26% rispetto al 2020

La Sicilia ha chiuso il terzo trimestre del 2021 con un +26,2% di export rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il che significa 7 miliardi 295 milioni 745mila euro rispetto ai circa 5 miliardi 780 milioni 983mila euro. Undicesima regione italiana per dati positivi sulle esportazioni. L'analisi curata da Unioncamere Sicilia fa emergere una confortante ripresa, considerata anche l'emergenza sanitaria legata alla pandemia, scoppiata i primi di marzo del 2020 e non ancora terminata.

L'Isola supera anche la media italiana

"I numeri ci dicono che la Sicilia con il +26,2% supera anche la media italiana che si attesta sul +20,1% e questa è una ulteriore conferma di quanto le nostre esportazioni siano sempre fondamentali per l'economia dell'Isola siciliana - spiega Pino Pace, presidente di Uniocamere Sicilia -. Oltre un miliardo e mezzo in più rispetto allo stesso periodo 2020, numeri importanti dopo quasi due anni di pandemia da Covid che ha cambiato le nostre vite e il mondo". Con riferimento all'export della Sicilia per area geografica la Francia è il primo paese, poi Spagna, Paesi Bassi, Gibilterra, Germania, Turchia, Belgio, Egitto, Regno Unito e Croazia. "Sul fronte dei Paesi in cui di più la Sicilia ha esportato le proprie merci notiamo dall'analisi - dice Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia - che Gibilterra, Turchia, Belgio, Egitto, Malta, Regno Unito, Marocco, Slovenia e Libia fanno registrare i numeri più alti. In calo Tunisia, Algeria e Albania".

Prodotti merceologici tutti in positivo

Dati molto incoraggianti, che seguono i numeri positivi del II trimestre di quest'anno che si era chiuso con un +16,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. Segnali più che positivi se si guarda indietro ai dati del I trimestre (gennaio, febbraio e marzo 2021), periodo in cui si era registrato un taglio della vendita di merci e prodotti siciliani all'estero del -10,21% (nel 2020 si era già avuta una flessione del -24,25% e nel 2019 la riduzione era stata già allarmante con -14%). Tutti i prodotti merceologici vanno in terreno positivo, in percentuale sul totale 2021, a partire dal settore coke e prodotti petroliferi raffinati 3 miliardi 931 milioni 352mila euro (+53,89%), ed ancora sostanze e prodotti chimici 648 milioni 848 mila euro (+8,89), alimentari, bevande e tabacco 598 milioni 630mila euro (+8,21%), prodotti agricoli, animali e della caccia 448milioni 298mila euro (+6,14%), computer e apparecchi elettronici e ottici 473 milioni 338mila euro (+6,49), ma anche metalli base, prodotti in metallo 222 milioni 831mila euro (+3,05%), articoli in gomma e materie plastiche 218.765mila euro (+3%). Ed ancora, apparecchi elettrici 187 milioni 754mila (+2,57%), e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 177.829 (+2,44%).

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi