Dignità è la condizione di nobilità morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo, ed insieme, il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a se stesso. E' una definizione significativa che pochi conoscono, ma che tutti dovrebbero applicare nella vita corrente, se pensassero ad essa come una sorta di stella polare verso cui andare come traguardo che costituisce, a sua volta, punto di partenza.
Ovviamente la parola ha tante sfaccettature e diversi significati, ma il comune denominatore di essi è nell’obbligo di ciascuno di noi di avere rispetto del prossimo, che, come dice la citata definizione, parte dal rispetto per se stesso.
Se la mattina quando ci alziamo ci possiamo guardare negli occhi, pensando di non aver peccato, non tanto religiosamente, quanto moralmente, possiamo sembrare presuntuosi perché qualche violazione la commettiamo, in quanto siamo esseri umani.
Proprio per questo, dobbiamo avere il coraggio con noi stessi di ammettere i nostri sbagli, volontari e involontari, in modo da non commetterli nel futuro.

Reputazione è la stima in cui si è tenuti da altri. Per poterla meritare ci si deve comportare da persone probe e giuste. Non violando mai il principio che prima vengono gli altri e poi veniamo noi.
Mi rendo conto che scrivere di valori etici può sembrare un vuoto esercizio, perché non ne parla quasi nessuno. Però chi ha raggiunto una certa età, come me, non solo ha il dovere di farlo, ma se non lo facesse violerebbe per primo la regola che impone il rispetto degli altri.
Si lavora e si fatica...Ma non sono gli obiettivi materiali, che pur si debbono raggiungere, a darci soddisfazione. E' il modo con cui si raggiungono, la capacità di elaborazione di un progetto, non importa se economico o sociale, e la sua realizzazione in tempi prefissati.
Va da sé che non tutte le ciambelle riescono col buco. Vi sono progetti difficili da realizzare per obiettive cause contrarie ed altri che incontrano difficoltà di diverso genere, per cui vengono ostruiti e non possono raggiungere i risultati previsti.
Tuttavia, conta l’impegno che si profonde nel realizzare un progetto e lo sforzo che si deve mettere in ogni iniziativa, non importa, ripetiamo, se economica o sociale.

Reputazione e Dignità sono due alti beni immateriali della persona. Più che se si possedessero immobili, titoli, azioni o altro. Se una persona è retta, non si capisce subito, anche se vi è una frequentazione continua. Ci vogliono anni per comprendere la sua vera natura.
Il suo dna mentale si può decriptare interpretando le cose che ha realizzato nella vita professionale e privata, mettendo insieme i risultati che vanno valutati come in un gioco.
Se a poker, il giocatore ha in mano quattro scartine, non vincerà mai, salvo il bluff; se ha scala reale, invece, vincerà. Mentre al gioco, però, entra in ballo la fortuna, nella vita di tutti i giorni gli elementi che ognuno di noi deve adoperare si trovano in se stessi, a partire da una volontà ferrea che non faccia soffrire quando si suda (non per il caldo) o quando si soffre (non per una malattia).
E' il sacrificio l’ingrediente necessario affinché una persona possa realizzare un qualunque progetto. Star sopra un binario che consenta di far arrivare il treno della realizzazione nella stazione programmata.

Reputazione e Dignità: quanta fatica si fa per costruirle; quanti decenni ci vogliono per formarsele. L’attentato peggiore che si possa fare a una persona è mettere in discussione i due valori prima indicati, perché essi sono il frutto di impegno e di sacrificio continuo, perché non si può mai mollare lungo un percorso costruttivo.
I mass media hanno una grande responsabilità nel fare informazione: anziché voler sorprendere con notizie destituite di fondamento, dovrebbero essere prudenti, verificare le fonti e applicare tutte le regole deontologiche di chi fa informazione.
Nei nostri tempi questo non accade spesso perché è venuto meno il rispetto del prossimo. Ai propalatori di notizie eccessive, gonfiate e spesso non vere, non importa nulla di mettere nel tritacarne una persona degna che ha un’ottima reputazione. Anzi, più è degna e più viene messa alla gogna mediatica.
Se ogni persona umana facesse l’esame di coscienza e rispettasse il prossimo non dovrebbe avere alcun dubbio sul come stare sulla retta via. Ma spesso il dubbio c’è, anche per scarsa riflessione.