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Il caso dei Pronto Soccorso siciliani, Commissione riunita a Palermo

Il caso dei Pronto Soccorso siciliani, Commissione riunita a Palermo

Il caso dei Pronto Soccorso siciliani, Commissione riunita a Palermo

La vicenda, accaduta un mese fa a Patti (il caso della frattura alla gamba, steccata con un pezzo di cartone al pronto soccorso) ha scatenato una ridda di polemiche e suscitato anche il malumore dei medici di Pronto Soccorso di tutti gli ospedali isolani, per l’attacco indiscriminato alla categoria. L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo e il direttore generale dell’Assessorato, Salvatore Iacolino hanno disposto l’istituzione di una commissione ad hoc formata da funzionari del ministero e direttori dei Pronto Soccorso dei più grandi ospedali dell’isola per fare il punto della situazione e stilare un vademecum di proposte che poi saranno vagliate dall’assessore Volo e anche dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Alcuni giorni fa a Palermo si è tenuta la prima riunione del nuovo organismo. Dalle notizie entrate in possesso del Qds, infatti, emerge che i primari di Pronto Soccorso dei più grandi ospedali isolani e anche i caposala dei reparti si sono insediati nella commissione il 28 agosto scorso e che già i primi di settembre hanno tenuto a Palermo la prima riunione.

Erano presenti all’incontro tra i medici il direttore del Pronto Soccorso del Garibaldi di Catania, Giovanni Campi; il direttore del Ps dell’Umberto I di Siracusa, Aulo di Grande; il responsabile del ps del Policlinico di Catania, Giuseppe Carpinteri; Massimo Geraci responsabile del pronto soccorso del Civico di Palermo, che sta coordinando i lavori; il dottor Clemente Giuffrida, direttore del Ps dell’ospedale Piemonte di Messina; Sergio Sammartano, direttore del presidio di Trapani e Salvatore Amico, responsabile del Ps del Sant’Elia di Caltanissetta. Presenti anche altri direttori di reparto di altri ospedali.

Un vademecum sulle criticità

I medici hanno stabilito di concerto con i funzionari dell’Assessorato di stilare una scheda con i dati più sensibili da raccogliere sulle più spinose problematiche che affliggono i reparti di emergenza che sono la porta di accesso negli ospedali. Già per metà mese verranno avviate le prime verifiche di tutte le problematiche dei singoli Pronto Soccorso isolani e alla fine verrà stilato un documento di proposte da presentare all’assessore.

“È nostra intenzione – ha spiegato uno dei responsabili che hanno partecipato alla prima riunione – redigere un documento generale sui problemi, ma successivamente, nello spirito del miglioramento di tutti i nostri ospedali; stileremo schede singole per ogni Pronto Soccorso, setacciando tutti i problemi che affliggono medici e carenza di presidi, con lo scopo di arrivare a un piano definito per il miglioramento dei nostri reparti. Tirando fuori le criticità maggiori che man mano stanno emergendo, forniremo suggerimenti tecnici ai responsabili dell’assessorato per vedere come intervenire. Insomma presenteremo un giudizio tecnico sulla situazione dei nostri reparti”.

Il medico ovviamente si mantiene lontano da eventuali strumentalizzazioni, ma appare evidente che quando la coperta è corta sarà difficile arrivare a mantenere gli stessi standard qualitativi tra grandi e piccoli Pronto Soccorso. Non è un mistero e se ne parla ormai da anni che secondo alcuni politici e soprattutto medici, si ritiene che tra l’avere un ospedale che funziona male e un ospedale a poche decine di chilometri che funziona bene, la seconda scelta sarebbe quella più oculata. Ma ovviamente questa eventuale scelta appartiene alla politica che è poi l’ultima ad avere la parola sulle scelte del futuro. Comunque il fatto che l’assessorato abbia deciso di istituire una commissione di esperti va lungo la strada giusta per cercare di correggere le storture. Si vedrà…

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