La maggioranza delle infezioni di origine professionale da Covid 19 riguarda le donne. La quota delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi denunciati, infatti, è pari al 68,3%. La componente femminile supera quella maschile in tutte le regioni, con le sole eccezioni della Sicilia e della Campania, dove l’incidenza delle donne sul totale dei contagi segnalati all’Inail è, rispettivamente, del 47,1% e del 46,0%.
A rilevarlo è il 25esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail.
Dall'inizio della pandemia allo scorso 28 febbraio i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail sono 229.037, pari a oltre un sesto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e all'1,8% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità alla stessa data.
A rilevarlo è il 25esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell'Inail, da cui emerge che rispetto alle 211.390 denunce registrate dal monitoraggio mensile precedente i casi in più sono 17.647 (+8,3%), di cui 8.111 riferiti a febbraio e 8.421 a gennaio 2022, mentre gli altri 1.115 casi sono per il 92% riferiti al 2021 e il restante 8% al 2020. Il consolidamento dei dati permette infatti di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni e nei mesi precedenti.
Con 33.311 contagi denunciati nel primo bimestre, il 2022 pesa al momento il 14,5% sul totale dei casi. Gennaio, in particolare, con 25.200 infezioni di origine professionale segnalate all'Istituto si colloca dopo novembre, marzo, dicembre e ottobre del 2020 e prima di tutti i mesi del 2021.
A conferma del trend in aumento, inoltre, nel primo bimestre di quest'anno l'incidenza delle denunce da Covid-19 sul totale degli infortuni sul lavoro è tornata a una su quattro come nel 2020, dopo che nel 2021 era scesa a una su 12. (Italpress).
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