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Dalle associazioni assistenza a 137 mila pazienti oncologiche

Dalle associazioni assistenza a 137 mila pazienti oncologiche

Dalle associazioni assistenza a 137 mila pazienti oncologiche

ROMA (ITALPRESS) – Europa Donna Italia, il Movimento nazionale a tutela dei diritti delle donne nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, ha reso disponibile la sua prima Analisi del Valore Sociale generato dalle associazioni italiane del tumore al seno riferita all’anno 2019.
Analogamente ai bilanci sociali, il documento ha natura volontaria ed è stato redatto con supporto tecnico-metodologico di PricewaterhouseCoopers Advisory (PwC), allo scopo di rendicontare in modo analitico e trasparente il valore economico e sociale generato dalle attività di volontariato per il tumore al seno svolte da Europa Donna Italia e dalle 146 associazioni con cui interagisce a beneficio delle pazienti oncologiche, dei loro familiari e della collettività.
Le informazioni e i dati riportati all’interno dell’Analisi riguardano circa il 70% dell’associazionismo operante in Italia nell’ambito del tumore al seno, fornendo così una preziosa panoramica sull’impegno del volontariato in senologia. Trattandosi della prima valutazione delle molteplici e diverse realtà del volontariato che operano in Italia, il Movimento ha fatto da apripista nella misurazione del valore sociale generato da queste associazioni che, a loro volta, sono state preventivamente unite in un network da Europa Donna Italia, misurate e valutate tramite i dati raccolti nel corso dell’analisi.
La scelta di raccogliere i dati tramite la compilazione di questionari da parte delle associazioni territoriali che aderiscono alla rete di Europa Donna Italia, ad A.N.D.O.S. onlus e IncontraDonna, da un lato ha contribuito alla completezza della rendicontazione, dall’altro ha scontato le inevitabili difficoltà create dall’emergenza sanitaria nazionale. Quest’ultima, comunque, non ha impedito lo svolgimento dell’analisi ma, anzi, ha alimentato i valori di coesione che da sempre caratterizzano il Movimento e le associazioni.
Complessivamente, nel corso del 2019, Europa Donna Italia e le associazioni che aderiscono alla sua rete hanno raccolto fondi per 16,7 milioni di euro tramite diversi canali tra cui donazioni (52,1%) 5×1000 (11,5%) e quote associative (6,8%).
Dal punto di vista delle risorse, inoltre, il network di Europa Italia Donna ha potuto avvalersi dell’opera di 5.043 volontari che hanno dedicato alle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura del tumore al seno 393.700 ore del loro tempo, raggiungendo 77.471 donne.
L’84% dei volontari è rappresentato da donne. Dettaglio non secondario, il 48% è un paziente o ex paziente oncologico e, nello specifico, il 34% è un assistito o ex assistito dell’associazione per la quale presta volontariato. Inoltre, il 19% dei volontari si occupa anche dell’organizzazione di attività psicofisiche e di intrattenimento a favore dei pazienti.
L’apporto economico prodotto dalle attività svolte nel 2019 è quantificabile in voci quali le 62 apparecchiature per la diagnostica e le 887 strumentazioni di cura acquistate per un valore complessivo di 2,3 milioni di euro, le 119 mila tra visite specialistiche e incontri effettuati e l’assistenza prestata a 137 mila pazienti, cui vanno aggiunti i servizi di trasporto che hanno compiuto oltre 11.100 viaggi per un totale di 342 mila km percorsi.
Questa prima edizione de l’Analisi del Valore Sociale “spacchetta” le iniziative portate avanti nel 2019 da Europa Donna Italia e dal suo network, consentendo in questo modo di cogliere in dettaglio l’operatività del volontariato in senologia e i suoi benefici.
Il 25,2% delle attività è riconducibile alla sfera della comunicazione e sensibilizzazione sul tumore al seno rivolte a tutte le donne allo scopo di attivarsi con la propria personale consapevolezza per il controllo e la cura del tumore al seno.
Il 23,2% è stato speso per iniziative mirate alla prevenzione, diagnosi precoce e cura del tumore al seno.
Il 19,5% delle attività ha riguardato benessere, estetica, pratiche sportive e intrattenimento.
Il 10,9% è stato destinato all’assistenza e sostegno psicologico ai familiari e ai caregiver delle pazienti oncologiche.
Il 10,3% è stato rivolto all’advocacy, ovvero le campagne d’informazione e sensibilizzazione mirate a ottenere dagli interlocutori istituzionali il riconoscimento dei diritti delle donne con tumore al seno e misure concrete a loro sostegno. Il 9.4% delle attività è andato a sostegno della formazione e della ricerca.
Il 2,4%, infine, è stato dedicato all’assistenza alle pazienti e ai rapporti con gli ospedali.

“Negli ultimi anni, Europa Donna Italia è stata sempre più impegnata nel favorire la coesione e il coordinamento tra le tante associazioni di volontariato sorte nel nostro Paese per occuparsi di tumore al seno, moltiplicando in questo modo la forza delle iniziative e delle rivendicazioni condivise – commenta Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia -. Il consolidarsi di questa volontà di condivisione delle donne, rappresenta un asset immateriale inestimabile, che s’intreccia tuttavia con un valore economico e un valore sociale quantificabili e che è doveroso qualificare il più possibile in tutte le loro manifestazioni”.
“Questo rapporto rappresenta un tassello fondamentale per il rafforzamento del vostro ruolo sociale e politico. L’Analisi del Valore Sociale consentirà di qualificare le attività svolte, non solo in termini di trasparenza, ma anche di crescita di consapevolezza del vostro ruolo, spiega Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale Terzo Settore.
“L’Analisi rende evidente il valore “realizzato” dalla Rete di Associazioni di Volontariato che per la sua diffusione e capillarità sul territorio ha potuto raggiungere tantissime persone attraverso campagne di sensibilizzazione mirate alla prevenzione, alla cura, all’ascolto, alleggerendo così anche l’impatto sanitario oltre che sociale della malattia. E questo è altrettanto vero nei confronti dei Caregiver, raggiunti dalla Rete, che sostengono un enorme peso e che, a loro volta, necessitano di supporto e ascolto per poter continuare ad essere di aiuto agli altri. E’ questo il patrimonio enorme del Terzo Settore, esserci per gli altri con i migliori strumenti di cui si è capaci per esperienza, formazione, storia”, afferma il sottosegretario all’Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra.
(ITALPRESS).

Eloisa Bucolo

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