L’area di estrazione di sabbia della Oikos, situata a Motta Sant’Anastasia, è destinata a subire un ampliamento significativo, quasi quadruplicando la sua estensione.
L’azienda e le discariche
Oikos, la società della famiglia Proto, gestisce già due discariche nella provincia di Catania: una attualmente operativa e l’altra che potrebbe riprendere l’attività di selezione dei rifiuti a breve. Ora, l’azienda ha richiesto l’estensione dell’area estrattiva situata in contrada Mondiano.
Nei mesi scorsi, la Commissione Tecnico-Specialistica (CTS) della Regione ha esaminato il progetto e deciso di non sottoporlo a valutazione di impatto ambientale (VIA), a patto che l’azienda rispetti precise prescrizioni.
Un sito tra Motta Sant'Anastasia e Misterbianco
L’area della cava si trova nel territorio di Motta Sant’Anastasia, ma a soli 1,8 km dai centri abitati di Misterbianco, come riportato nella documentazione tecnica.
Autorizzata nel 2019 per un periodo di 15 anni, la cava inizialmente copriva circa 40mila metri quadrati, di cui 29mila destinati all’estrazione. Con l’ampliamento, l’area complessiva arriverà a quasi 189mila metri quadrati, con oltre 105mila metri quadrati coltivabili.
L’azienda ha acquistato terreni confinanti, registrati al catasto come aree verdi agricole e privi di vincoli, aumentando così la disponibilità dell’area estrattiva.
Le prescrizioni per l’ampliamento
La CTS ha stabilito che l’autorizzazione non necessita della procedura di VIA, ma impone alcune misure di gestione e mitigazione degli impatti:
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Contenimento delle polveri: attuazione di misure per ridurre la dispersione di materiali nell’aria.
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Pulizia dei mezzi: lavaggio delle ruote dei camion per evitare di sporcare le strade esterne.
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Gestione ambientale: predisposizione di un piano per prevenire contaminazioni accidentali del suolo.
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Recupero ambientale: individuazione delle aree destinate a custodire il materiale vegetale che servirà a ripristinare il sito una volta conclusa l’attività estrattiva.
Secondo la relazione tecnica, il volume di sabbia disponibile è di 751.368 metri cubi, con una produzione stimata di 68.300 metri cubi annui, garantendo così un’attività estrattiva per 11 anni, in linea con la scadenza dell’autorizzazione prevista per il 2034.
Nessun rifiuto estrattivo
Oikos ha chiarito che l’intero giacimento sarà destinato a scopi produttivi, escludendo la produzione di rifiuti estrattivi. L’unico materiale di scarto sarà la copertura di terreno vegetale, che verrà riutilizzata per il ripristino ambientale.
Il materiale estratto – principalmente sabbia e, in misura minore, ghiaia – sarà impiegato per:
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Bonifica della discarica Valanghe d’Inverno
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Materiale inerte per l’edilizia
In caso di presenza significativa di ghiaia, il trattamento avverrà in un impianto mobile di selezione per ottenere materiali con diverse granulometrie. Non è previsto l’uso di esplosivi per l’estrazione.
Sostenibilità economica e ripristino ambientale
L’analisi finanziaria della Oikos prevede un ricavo totale di 2,27 milioni di euro per tutta la durata dell’autorizzazione, pari a circa 151mila euro annui, al netto dei costi operativi.
Al termine dell’attività estrattiva, l’azienda si impegnerà a gestire la cava per altri cinque anni, curando la crescita della vegetazione e procedendo con il risanamento ambientale. Il piano di recupero prevede la piantumazione di migliaia di alberi di agrumi sulle aree estratte.
Simone Olivelli
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